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Pierluigi Pardo: “Dopo la gestione Benitez, con Sarri si punterà su una squadra che lotta, corre e gioca con il coltello tra i denti”

Pierluigi Pardo è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Su Sarri? Si spera che la scelta Sarri sia voluta e non sia una costrizione. Sarri è un debuttante a questi livelli, non possiamo essere certi che possa far bene ma non possiamo essere certi nemmeno del contrario. Le qualità ci sono, l’Empoli giocava bene con un’idea di gioco per altro poco provinciale che può sposarsi bene con una rosa dalle ambizioni importanti. Il sospetto che dietro questo tipo di scelta ci siano i rifiuti di vari allenatore, ci sia la mancanza di risorse per fare altro, sarà sciolto del mercato che il Napoli farà. Lo capiremo presto che tipo di mercato riuscirà a fare il Napoli. I conti li si faranno alla fine. Valdifiori era stato accolto con entusiasmo dalla piazza quando è uscito il suo nome, quando c’era ancora Benitez. È chiaro che i nomi accostati al Napoli sono di prospettiva, come Darmian e Soriano, che non sono seconde scelte ma rientrano nella categoria di quei calciatori che hanno fame e voglia d’emergere, cosa che è mancata al Napoli quest’anno, in una stagione che si è rivelata fallimentare. Il bilancio è stato negativo, e De Laurentiis vuole una squadra che abbia fame, che giochi con il coltello tra i denti a differenza dello scorso anno. Il sospetto del ridimensionamento il tifoso lo può avere, ma deve essere smentito dal mercato. Bisogna anche saper aspettare sul mercato per trovare occasioni, a meno che non hai la forza economica del City, del Chelsea. È chiaro che se aspetti sul mercato, devi gestire la piazza. De Laurentiis è un uomo di comunicazione, non vedo un suo disimpegno. Ci sta mettendo la faccia più di prima, credo sia doppiamente impegnato a far meglio. Un fallimento verrebbe ancor di più ascritto a lui. Questo elemento psicologico è importante. Sta facendo delle scelte diverse rispetto al progetto “galattico” che si è fatto con Benitez. L’ambizione era quella di una squadra importante dal punto di vista tecnico con un allenatore dall’alto profilo. Ora si cerca di virare su una squadra che corre e lotta come lo era con Mazzarri, ma con un allenatore che è tutt’altro che sparagnino ma che ama far giocare bene le sue squadre. Dove intervenire sul mercato? I nomi che si fanno sono buoni, ma ci vuole un difensore centrale forte che va preso a tutti i costi. Il Napoli ha una base tecnicamente buona, dal centrocampo in su è fortissimo. Non credo che il Napoli sia più debole di Lazio e Roma, siamo su quella categoria. È chiaro che i soldi della Champions non ci sono, ma comunque parte da una buona base. Ci sarà tanta concorrenza visto che le avversarie si stanno rinforzando.

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