“Insigne mi assomiglia un po’”. Fabrizio Miccoli, in onda su TMWRadio, ha toccato diversi temi. “Lui parte da sinistra, si accentra. Fa meno gol, ma aiuta molto di più in fase difensiva. È ancora giovanissimo, può migliorare”.
Sul Palermo.
“È una situazione particolare, ma io del club non voglio parlare. Lo farò a tempo debito, spero che per la città e i tifosi, straordinari, che si salvi. Non vorrei nemmeno pensare a un Palermo in Serie B. Sono stato amato non perché regalavo cannoli o cassate, o perché leccavo il culo alle persone, bensì perché sono una leggenda in quella squadra. Ho tirato un rigore con il crociato rotto”.
Sulla Juventus.
“Ha un passo in più e lo sta facendo vedere. Lo Scudetto sarebbe meritato, sebbene mi dispiaccia per il Napoli, credevo che potesse rimanere in cima fino alla fine. Mi sarebbe piaciuto, la piazza se lo meriterebbe. Anche contro la monotonia e lo strapotere bianconero. Questione di mentalità? Sì, indossare quella maglia ti porta a fare di più di quel che sei”.
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