Manolo Gabbiadini è intervenuto ai microfoni di Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Sulla nazionale? Indossare la maglia dell’Italia è sempre bello, e confrontarsi con calciatori di un certo livello è fantastico. È una bella esperienza, e ho cercato di sfruttarla cercando di far gol, ma ho avuto sfortuna, ma va bene così. Su Lorenzo Insigne? Il suo ritorno è un valore aggiunto. Le doti di Lorenzo non le scopro io, ed è un’arma in più per questo finale di stagione che è durissimo. Su Roma-Napoli? A questo punto del campionato, tutte le partite con tutte le squadre sono fondamentali e bisogna fare di tutto per portare a casa i tre punti. Sul mio periodo a Napoli? Mi trovo bene, mi sono ambientato bene e ho trovato subito spazio in campo con l’aggiunta di qualche gol. Non poteva andare meglio. Non mi aspettavo l’accoglienza e l’affetto dimostratomi dai tifosi del Napoli provato subito sulla mia pelle, dopo dieci minuti che sono atterrato a Napoli. È il mese più importante dell’anno. Dobbiamo lavorare bene, senza troppe pressioni e senza pensare troppo, e dobbiamo giocare come sappiamo e cercare di portare a casa il massimo. Su Rafa Benitez? Sono qui da poco ma ho già capito come lavora. Sono entrato rapidamente nei suoi schemi e nei suoi allenamenti. È veramente bravo. Sulla mia intesa con Higuain? Lui è un grandissimo giocatore, un campione, e sa adattarsi con qualsiasi tipo di calciatore. È così con lui ma anche con gli altri compagni, e questo facilita il tutto. Sabato andiamo a Roma non per pareggiare o perdere, e cerchiamo assolutamente la vittoria. Ogni volta che scendiamo in campo, persino in allenamento, ognuno cerca sempre di vincere, e questo è l’obiettivo di tutti. L’importante è che non dobbiamo esasperare troppo questa partita. È importante ma non è quella decisiva. Poche pressioni, e lavoriamo come sappiamo fare. Sulla Coppa Italia? Vogliamo arrivare in finale e riconquistare la Coppa Italia. Anche in Europa League vogliamo arrivare in fondo. Incontriamo una grande squadra, abbiamo rispetto per tutte le avversarie, ma paura di nessuno. Abbiamo tante partite nel giro di un mese, ma il mister è super bravo in questo senso. La rotazione deve esserci per forza, e il mister sa quali sono gli uomini giusti da mandare in campo in base alle qualità dell’avversario. Su Napoli? Sono un ragazzo tranquillo, non mi piace uscire troppo, e per ora non vivo troppo la città. Ho visto il centro, e posso dire che è una città favolosa. Sulla festa a Duvan? È emblematica dell’unione della squadra.“
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