Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport Stadio, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Il giornalista campano ha commentato la vittoria maturata ieri con il Crotone ed ha espresso la sua opinione sui centravanti azzurri e sulla loro situazione attuale.
Ecco quanto evidenziato da Iamnaples.it:
“Capitan Insigne? Di fatto lo è ed è destinato al ruolo, ma credo che Marek voglia battere tutti i record del mondo napoletano. Quando lo slovacco lascerà, ci sarà sicuramente Insigne a raccoglierne l’eredità. La vittoria col Crotone meritata per possesso e per gioco espresso. Dinanzi al dato incontrovertibile del possesso non ci si può appigliare solo al dato statistico o all’episodio, c’è molto di più. Non vorrei che Pavoletti divenisse un Gabbiadini bis, non lo meriterebbe il giocatore venuto qui con grande entusiasmo, piglio ed umiltà che gli va riconosciuta. Scelta dopo Mertens e Milik, non era facile poiché poteva restare nella dimensione Genoa. A volte non riesce a stare negli schemi, a volte è stato molto sfortunato per le varie occasioni che gli sono capitate. Sembra quasi che una maledizione si sia abbattuta contro di lui. Pavoletti tornerà sempre utile al Napoli anche in queste settimane di vuoto, aspettando la buona condizione mentale più che fisica di Milik. Il Napoli dell’anno scorso è stato stupefacente e quello di quest’anno è solo un passo dietro. Abbiamo perso troppi punti negli scontri diretti con le ultime tre: il gap è tutto lì. Il Napoli ha lasciato quattro punti sanguinosi con Pescara e Palermo: saremmo due punti sulla Roma e 3 punti sopra il Napoli dell’anno scorso. Sarebbe veramente tutta un’altra storia. Troppi omaggi quest’anno. La Roma ha ieri vinto agevolmente a Palermo ma anch’essa ha avuto degli incidenti nel corso della stagione. Il brutto pomeriggio di Cagliari, la sconfitta con la Sampdoria, alla fine i valori vengono sempre fuori e sono quelli espressi all’interno del campionato. Mertens batte tutti, sta vivendo un autentico sogno e non cambiargli ruolo. Ha 30 anni e bisogna fargli godere il ruolo da prima punta. Il belga ti fa giocare dentro gli schemi e fuori gli schemi. Ci sono partite in cui però c’è bisogno di una prima punta pesante e ben vengano i Milik e i Pavoletti.”
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