Gianni Di Marzio, storico dirigente sportivo, è intervenuto a Radio Marte. Alla trasmissione sportiva Marte Sport Live l’ex tecnico azzurro ha parlato della sfida di Domenica tra Napoli ed Inter ed ha fornito la sua personalissima classifica dei migliori allenatori d’Europa in questo momento.
Ecco quanto riportato dalla nostra redazione:
“I ritiri di oggi per me non contano assolutamente nulla. Molti anni fa avevano più senso perchè si conversava e si dialogava. L’Inter ha 5-6 giocatori molto molto forti che non sono tuttavia compatibili per caratteristiche, ma che farebbero la differenza in qualsiasi altra squadra che si trova davanti ai nerazzurri in classifica. L’allenatore più forte in questo momento si chiama Antonio Conte. Dopo l’avventura in nazionale, l’allenatore italiano è andato in Premier a dominare con il suo Chelsea senza fare colpi faraonici. Al secondo posto metto Ancelotti ed i tecnici italiani meritano queste posizioni. La scuola di Coverciano produce sempre ottimi allenatori e bisogna rendergliene conto. In Italia trionfa la tattica, ma a noi piace vincere anche senza un ottimo gioco. Alla fine della fiera conta quello che vince. Per entrare in queste classifiche bisogna vincere. Al terzo posto di questa classifica metto insieme Allegri e Simeone. Bisogna preoccuparsi dei propri giocatori e non degli altri. Non si può discutere sempre delle stesse cose e sui trasferimenti, bisogna trovare l’equilibrio con i giocatori che si hanno. Credo che alcuni giocatori all’Inter non meritino di giocare titolare: uno di questi è Medel. Sul piano individuale i nerazzurri sono molto molto forti, sono tuttavia tutti maestri d’orchestra, ma ognuno suona una melodia diversa. Anche se il Napoli avesse i migliori difensori d’Europa, il problema della fase difensiva esisterebbe comunque. La squadra di Sarri è una squadra votata all’attacco: i centrocampisti non rientrano mai e non sono dotati di una grande fase difensiva. Bisogna rinnovare il contratto a Mertens ed evitare che vada in scadenza nel prossimo anno. Non dobbiamo trovare scuse banali ed addossare colpe a fattori esterni, è una questione di soldi e bisogna risolverla.“
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