Lo scrittore Angelo Forgione, intervenuto ai microfoni di Radio Marte ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Perdere un allenatore come Benitez significa aver messo in discussione le basi poste in essere due anni fa. Passare da Benitez a Sarri è una bella differenza. Anche passare da una proposta ad Emery a Sarri denota una certa confusione. Sarri napoletano? Non diciamolo troppo forte perché purtroppo c’è il detto ‘nemo propheta in patria’. Difficoltà di vincere per la squadre del Sud? Il Nord ha vinto 103 Scudetto, il Sud solo 2, 3 se contiamo il Cagliari. Diciamo che al Sud è difficile vincere per diversi fattori, compresi quelli sociali ed economici. Il calcio non può essere slegato dalla società. Non significa che al Nord sanno giocare e al Sud no, significa che l’economia e la politica c’entrano molto. Gli stessi Scudetto di Napoli, Lazio e Roma furono molto controversi. Per comprare Maradona si mosse l’intera città di Napoli, banche comprese. Dietro il Cagliari di Riva c’erano industriali Lombardi che volevano avviare un’industrializzazione della Sardegna. Tra questi c’era anche il padre di Moratti. Diritti televisivi? I bacini d’utenza sono fondamentali. La Juve ad esempio ha un grande bacino d’utenza non solo per le vittorie, ma spesso per l’emigrazione legata al lavoro in Fiat. Così come non erano casuali gli acquisti di giocatori meridionali della Juve. Anastasi ad esempio era stato promesso all’Inter, ma la Juve fece il blitz e lo comprò. In pratica Agnelli faceva i motori per i frigoriferi dell’Ignis che era proprietaria del Varese dove giocava Anastasi. In pratica Angelli ‘ricattò’ il Varese. Più napoletani in squadra? questo lo auspichiamo un po’ tutti. certo, in un calcio molto più globalizzato non è facile mantenere una sorta di indentità”
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