Enrico Fedele, procuratore di calciatori nonché ex dirigente del Parma di Calisto Tanzi, interviene come tradizione sulle frequenze di Marte Sport Live in onda su Radio Marte: “Sarri è un grandissimo addestratore, ma si deve vedere cos’è che affascina di più: se il bel calcio, o la vittoria. Nelle partite secche, il Napoli se la gioca con chiunque. Col Real Madrid, il Napoli ha tentato di vincere, perché se l’è giocata. A torneo lungo, è più difficile: innanzitutto, per mancanza di struttura, perché fisicamente gli azzurri sono inferiori ad altri, come ieri sera, infatti speravo che Milik entrasse prima, proprio per far entrare centimetri.
Il Nizza si è schierato con cinque difensori, ciononostante hanno giocato in contropiede, il Napoli ha subito due ripartenze davvero molto pericolose che hanno sfiorato il palo. Alla lunga, il Napoli deve vincere, perché sennò rimane un’opera incompiuta: ieri sono state sprecate tantissime palle gol. Se il Napoli riuscisse a quantificare quanto crea, sarebbe perfetto. Il 2-0 comunque è una garanzia, non c’è niente di cui preoccuparsi per il ritorno in Francia. Col Verona? Non farei turnover ampio, ma ragionato: credo nella titolarità di Zielinski, e forse Milik al posto di Mertens, ma non di più, perché la squadra va sempre schierata con la migliore formazione perché bisogna puntare a vincere lo scudetto, soprattutto alla luce di quanto si è visto nella partita di Supercoppa, perché la Juventus non è così imbattibile. Il Sarrismo non può essere fine a sé stesso, bisogna puntare a vincere, bisogna raccogliere titoli, coppe, scudetti, perché giocare bene e non vincere è un peccato, fa rabbia. Le energie vanno gestite, non si può andare sempre a mille e poi venire meno nelle partite cruciali”.
