Paolo De Paola, direttore del giornale sportivo “TuttoSport”, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio CRC Targato Italia:
“Mi ha fatto piacere immortalare momenti di vita lavorativa. Per noi giornalisti sportivi lo sport è la vita e premiare il più grande giocatore della storia del calcio è un onore.” Paragone con Pelé? “Ho visto abbastanza entrambi, ma quello che ha fatto Maradona in nazionale è qualcosa di eccezionale. al di là dei successi con Napoli e Barcellona, è stato l’ ultimo vero trascinatore della squadra. non ci sono più calciatori così.” Che effetto ti ha fatto vederlo dal vivo? “Emozionante. Vederlo palleggiare da ragazzo al san Paolo e rivederlo adesso mi ha messo un po’ di malinconia ma solo per una questione temporale. L’ ho seguito sempre, per me Maradona è come Van Gogh, la bellezza della sua arte è indiscutibile. La sua vita privata, politica, non mi interessa. Lui è nato per il calcio ed è il genio indiscusso di questo sport e va giudicato per le sue opere a riguardo. Non bisogna essere integralisti nell’amarlo ma nemmeno troppo frettolosi nel giudicarlo.” Cosa manca a questo Napoli per essere vincente? “Ho sentito Sarri parlare della sua carriera e parlava di un processo di crescita iniziato dal basso. Lui parla proprio di trasformare un buon giocatore in un campione ma non in un fuoriclasse. Questa è la differenza con i top club: hanno squadre composta da fuoriclasse. Tra l ‘altro il tecnico azzurro ha detto chiaramente di volere a disposizione 2-3 anni con la stessa rosa per vedere chiaramente dei miglioramenti. Credo che con questo il mister partenopeo voleva mandare un messaggio alla società azzurra.” Caso Allegri? “Nessuno è certo che quell’epiteto sia stato rivolto al quarto uomo e questo fa la differenza. Noto comunque che quando episodi del genere capitano alla Juventus non si salva nessuno. Ultimamente la vecchia signora ha addirittura sorvolato su trattamenti arbitrali a volte anche sfavorevoli.”
