Luigi De Magistris, sindaco di Napoli, è intervenuto nel consueto appuntamento con la rubrica Fuori dal Comune su Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: “Pronti alla fase 2? C’è molta cautela, stiamo preparando la riapertura di una serie di attività il 4 maggio e si potranno aprire anche i parchi ma la decisione non spetta a noi. Siamo pronti a ripartire gradualmente. Fino al 3 maggio deve mantenersi questa rigida osservanza delle regole. I dati sanitari per ora sono buoni, nelle ultime 24 ore ci sono stati solo 4 casi positivi nella città di Napoli. Il popolo napoletano ha saputo mantenere un comportamento adeguato. Misure speciali per i trasporti pubblici? Sicuramente, questo è un lavoro che verrrà effettuato nelle prossime settimane attenendoci sempre alle disposizioni del governo. Potranno esserci delle differenza tra Regioni. Quest’estate si potrà andre al mare? Capisco che si pensi all’estate ma al momento è purtroppo lontana, non ci sono ancora i parametri sanitari sufficienti per poterlo affermare. Con cautele si potranno praticare le attività estive, ma è una mia previsione non c’è ancora nulla di certo. Antenne 5g? Non spetta al Cmoune indicare la possibile pericolosità delle antnene ma siamo molti attenti alla tematica. Stiamo moniutorando la questione e abbiamo deciso un approfondimento. Cautela dei confini? Oggi è impensabile pensare ad una libera circolazione, non penso che ci siano le condizioni per spostarsi liberamente da una parte all’altra del Paese già dal 4 maggio. Questa è un emergenza nazionale, nonsi possono prendere deicisoni singole da una Regione all’altra, ci vuole l’autorevolezza del governo. Messaggio di Salvini a favore dell’apertura del delivery a Napoli? Ormai ci si sta rendendo conto che sembra quasi un’operazione di sadismo. L?asporto farebbe rifiatare un’intera categoria di persona e ridurrebbe il numero di persone in strada. Di questi tempi abbiamo dovuto subire anche decisioni illogiche e sensa senso. Focolaio del Vomero? A Napoli ad oggi non c’è nessun focolaio, ma sono i casi all’interno delle famiglie e possono esssere diversi d quartiere a quartiere. Si potrebbe parlare pià che altro di focolai domestici. Si sono fatti pochi tamponi ed in ritardo, questo ha prodotto un aumento della filiera dei contaggi all’interno delle abitazioni. Prima di provocare un allarme bisognerebbe fare più attenzione, ed essere seri e competenti. Il provocato allarma è un reato!”.
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