Ai microfoni di Radio Punto Nuovo ha parlato cosi il giornalista Umberto Chiariello. Ecco le sue dichiarazioni:
“Mi scrivono “Mi è sinceramente dispiaciuto che anche lei si sia accodato al gioco al massacro di una piazza che, sulla figura di De Laurentiis, si sta spaccando sempre di più” non è così. Ieri mi sono scagliato contro i tifosotti, non i tifosi critici, ovvero i tifosi/poco accorti o meno edotti: quelli ignoranti. Quelli che non capiscono nulla di gestione aziendale, di come si gestisce un club moderno, non si rmodernoendono conto che è cambiato tutto. Oggi per colpa loro, spesso e volentieri, le presidenze non possono operare liberamente. Se il Napoli avesse venduto Koulibaly e Allan l’estate scorsa perché vogliono andare altrove, perché è giusto monetizzarli, succede di tutto: a Bergamo questo non accade. Il Napoli ha altre esigenze, fa parte di quelle squadre che sono i punti d’approdo per i grandi calciatori. Mi sono scagliato contro tutti quelli che gridano al Pappone quando non sono intelligenti a tal punto da capire che ha delle capacità enormi così come limiti enormi. Qualcuno può essere d’accordo, qualcun’altro no, ma è comunque rispettabile. Ciò che non è rispettabile è l’ignoranza del tifoso.”.
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