Alessandro Catapano, giornalista della Gazzetta dello Sport, intervenuto a Radio Kiss Kiss Napoli, ha parlato della questione riguardante il processo a Daniele De Santis per l’omicidio di Ciro Esposito. Ecco quanto evidenziato da IamNaples.it:
“Sulla vicenda De Santis si era capito da subito chi era l’autore dell’omicidio e sin da allora è stato chiaro che non era da verificare o meno se vi fosse stato l’omicidio bensi’ quantificare la tragedia che ha colpito la famiglia Esposito. Il calcio è uno specchio del nostro Paese, nei tribunali non dovrebbe esserci un clima da curva allo stadio. Bisogna imparare ad avere rispetto per la signora Esposito che ha visto suo figlio andare via per vedere una partita di calcio e non tornare più. La gestione della sicurezza all’interno e all’esterno dello stadio fu disastrosa, mi auguro che tutti gli attori che sono parte in causa di questa tragedia che è il calcio italiano dimostrino le competenze per mettere un punto e riportare il nostro calcio a una situazione migliore. Sembra brutto e cinico dirlo ma non è bastato un morto per cambiare le cose, è assurdo. In Italia c’è da invertire una tendenza sbagliata, cioè evitare cataclismi pur concedendo qualcosa a persone simili. Le società calcistiche non possono essere schiave dei gruppi organizzati, bisognerebbe ripartire lavorando su questi due aspetti”.
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