Angelo Carosi, regista di Sky, è intervenuto ai microfoni di Si Gonfia la Rete in onda sulle frequenze di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: “Sui droni? Non penso siano una moda. Sono anni che vengono sperimentati un pò su tutti i campi. Le ricerche partono dalla tecnologia militare che poi viene implementata anche in altri settori. I droni utilizzati dai tecnici più evoluti come nel caso del Napoli, per vedere i movimenti dei giocatori in campo, non credo possano essere utilizzati anche in partite ufficiali. In allenamento c’è poca affluenza di pubblico, e non si rischia il “botto”, anche perchè c’è bisogno di una richiesta di spazio aereo per utilizzarli. Il drone che trasmette in diretta è più pesante, mentre il drone che riprende e basta è più leggero, meno professionale. Si parla anche di costi diversi quindi. L’utilizzo del drone nell’ambito delle immagini televisive lo vedo solo in eventualità estreme. Il calcio è anche emozione, e il drone potrebbe portare emozioni diverse soprattutto per vivere i prepartita in modo diverso, con visioni diverse. Sul drone di Sarri? Ho fatto molte regie dell’Empoli, ho potuto apprezzare diverse cose. Tutte le squadre che applicano schemi particolari sono fonte d’interesse per i registi. Quest’anno si è potuto apprezzare bene il feeling tra Valdifiori e Sarri, e credo che quest’anno si possa di nuovo verificare al Napoli. Se Sarri utilizza la televisione per scopi di natura tattica, noi utilizziamo Sarri per cercare di capire le sue tattiche per essere pronti ad inquadrare la squadra nei momenti giusti. Non so se il drone contribuirà a portare il Napoli in Champions.”
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