Il Ct della Nazionale, Cesare Prandelli, ha fatto il punto della situazione alla vigilia dell’amichevole con l’Irlanda.
Sulla formazione anti-Irlanda:“Iniziamo con Sirigu, Darmian, Paletta, Bonucci, De Sciglio, Thiago Motte, Verratti, Montolivo, Marchisio, Giuseppe Rossi ed Immobile”
Sulla gara di domani: “Non è una partita sperimentale, ma dove avremo modo di analizzare la proposta che metteremo in campo, dal punto di vista del modo di stare in campo. In linea di massima, dopo l’allenamento dell’1 daremo i ventitré. L’amichevole di domaniè un test importante per capire il recupero delle forze dalla gara. Devo capire anche l’aspetto caratteriale della squadra: certamente non saremo brillanti, ma dovremo avere la forza di guardare avanti, perché è nella difficoltà che analizzi meglio la condizione dei giocatori e la situazione tattica”
Su Verratti: “In questo momento abbiamo pensato di mettere quei giocatori che hanno qualità particolari in grado di saperle esprimere. Domani vedremo Marco come si comporterà in campo. Tutte le volte che mi si chiedeva di lui, ho sempre detto che non doveva limitarsi a specializzarsi in un ruolo, senza aver paura a seguire determinate proposte. Se ho quattro cinque giocatori che hanno caratteristiche di palleggio, voglio poterli mettere insieme. Stiamo iniziando a proporre qualcosa di diverso, ma non voglio dare nessun tipo di vantaggio agli avversari”
Sulle esclusioni: “È l’aspetto più difficile del mio ruolo e non devi bluffare. Questi sono i trenta migliori che potessi scegliere, ho sette attaccanti e ne devo scegliere cinque. Chi non partirà per il Brasile non subirà una bocciatura, ma opererò delle scelte sulla base dell’atteggiamento che vorremo tenere in campo. Sarà un momento forte, quando dovrò annunciare senza filtri una decisione.
Sul giocatore decisivo dell’Italia: “C’è un gruppo di ragazzi che stanno tutti più o meno sullo stesso livello, sono tutti pronti e preparati. Hanno lavorato tutti con la massima dedizione ed ill massimo impegno”
Su Rossi: “I dubbi rimangono dentro di me, non li vorrei affrontare ora. In Rossi vedo qualcosa di particolarmente meraviglioso: la sua serenità interiore, la sua voglia di superare le difficoltà. È chiaro, però, che poi c’è la partita. La cosa che dobbiamo vedere è proprio la tenuta su pressioni e contrasti e la sua libertà mentale di accettare i contrasti. Per come si sta preparando, mi aspetto una grande prova da lui. Ha superato tutti i test fisici di controllo, non è un giocatore a rischio: vogliamo solo capire se, a livello psicologico, certi movimenti sono stati affrontati. Nell’ultima partita di campionato ha giocato un’ora, da noi ha lavorato dieci giorni senza mai fermarsi: sono tutti segnali positivi… Comunque, domani ci sarà la partita, che dovrà essere affrontata con la giusta concentrazione: io sono convinto che lui, in questi giorni, abbia lavorato bene soprattutto su questa partita. Per me lui, domani, è come se giocasse la prima partita del Mondiale”
Sul contratto: “Io avevo un contratto con la Fiorentina, nel 2010 e, quando sono stato chiamato dalla Federazione, non ho voluto sapere la cifra, ho firmato in bianco. Sul rinnovo, non ho fatto una trattativa con la Federazione a livello economico. È un problema che dovremmo affrontare tutti nel momento in cui la federazione decidesse di intraprendere una nuova politica, quando c’erano i tecnici federali, che nascevano a Coverciano e morivano a Coverciano. Poi, la Federazione non è statale al 100%, produce denaro… È un argomento che non sono in imbarazzo a trattare: in ogni caso, magari prendessi quelle cifre,,, Se mi chiedessero un sacrificio? Io l’ho già fatto, ho firmato in bianco… Se ci dovesse essere una pressione politica e mediatica, io sarei disposto ad affrontare questo argomento… Comunque, i sacrifici li fanno le persone che arrivano a fine mese. Mi fa strani che persone che sono state intercettate dalla magistratura per comportamenti non edificanti vengano a fare la morale a me…”
Su Cassano: “Si è presentato bene, motivato, non si è mai lamentato, quindi vuol dire che anche lui ha un grado di sopportazione alto…”
Sui terzini: “L’idea è avere esterni che sappiano spingere. Darmian ha dimostrato lo spirito giusto: è arrivato in punta di piedi, ma giorno dopo giorno sta rispondendo molto bene sul campo. Mi ha messo dei dubbi…”
Sull’esclusione del Parma dall’Europa: “Mi è dispiaciuto tantissimo, mi auguro che Ghirardi possa ripensare a quello che ha detto. È strano, molto strano: per un’eventuale multa una squadra non può essere privata di un risultato sportivo”
Sull’Irlanda: “Non temo infortuni, mi auguro proprio di no. La conosciamo bene, gioca con un 4-4-1-1, è una squadra fisica e a noi va bene perché dovremo rispondere caratterialmente a questo tipo di calcio. Le partite ormai hanno un andamento non lineare, quindi domani sera avremo la prima difficoltà di contrastarli sotto il profilo fisico. Ha anche due giocatori, quelli nuovi, giovani, interessanti anche sotto il profilo tecnico”
Su Adriano: “Ci siamo commossi l’anno scorso quando è venuto a trovarci. È un ragazzo di una sensibilità straordinario, aveva un potenzialità infinita, poteva essere per 10 anni il più forte del mondo. Ma il suo modo di vivere era portare fuori dalle favelas 30 famiglie. Un ragazzo così può sempre rimettersi in gioco,,, certo, deve dimagrire un po’ e glielo abbiamo detto…”
Fonte: tuttomercatoweb.com
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