Il 3 novembre 1985 il Napoli supera la Juve al San Paolo con una punizione di Maradona battuta all’interno dell’area di rigore. Mezzo giro di palla e la sfera che si infila nel sette alla sinistra di Tacconi. Eraldo Pecci è ricordato anche per questo. Per aver servito quel pallone. Un anno di Napoli, poi il ritorno a Bologna città dove si è formato calcisticamente. Oggi è commentatore televisivo. «Peccato non essere arrivato a Napoli quando avevo vent’anni. Ci sarei rimasto tutta la vita».
Lei andò via e non fece parte della squadra che vinse scudetti e coppe internazionali.
«Andai via per motivi personali ma sono contento di aver contribuito a mettere le basi di quello che sarebbe diventato il grande Napoli».
Com’era quel gruppo?
«Tanti ragazzi eccezionali. Non solo i giocatori, anche massaggiatori, magazzinieri, dirigenti. Poi c’era Diego. Come lui non ne nasceranno più. Un bel mix in una città entusiasta».
Con un paio di acquisti in gennaio si potrebbe mietere miglior raccolto?
«Non lo so. Di sicuro il Napoli ha una bellissima rosa. Secondo me viene subito dopo la Juventus».
Facendo attenzione a chi?
«Sicuramente a Gilardino, ma anche Diamanti può essere pericoloso».
E la sfida di Coppa Italia?
«Il valore in quel caso è molto relativo perché la Coppa ha senso soltanto dalle semifinali in poi».
A lei con quale giocatore attuale del Napoli sarebbe piaciuto giocare?
«E chi non vorrebbe giocare con Cavani, uno che si mette sempre a disposizione dei compagni, che fa di tutto per essere partecipe del gioco di squadra. E poi sa che le dico? Mi piace molto anche Insigne. Si farà, ne può star certo».
E Mazzarri?
«Ottimo allenatore. Come giocatore passammo un mese insieme alla Fiorentina. Lui era più una mezza punta alla Antognoni. Poi andò in Sicilia e non ci siamo più incrociati. Se il Napoli vola il merito è anche suo».
E il campo che dice?
«Che il Napoli è una squadra fortissima che può arrivare molto lontano. Intanto si pensi al campionato. Poi in Primavera ci sarà anche l’Europa League e anche in quel caso se la potrà giocare».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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