L’ex capitano del Napoli Paolo Cannavaro ha parlato ai microfoni del programma “Si Gonfia la Rete” su Radio Crc:
“Non sono più un calciatore del Napoli, almeno per il momento. Lascio Napoli a malincuore, il mio desiderio era quello di terminare qui la mia carriera qui, ma non mi è stata data questa possibilità. Si va avanti e resto orgoglioso di quello che ho fatto.
In questi sei mesi sono stato in silenzio, potevo dire tantissime cose ma non mi andava perché sono un professionista ed ho accettato silente tutto ciò che dovevo accettare lavorando anche di più. I miei compagni mi hanno sempre seguito, sono stato un esempio per loro, ma a volte bisogna guardare altro e credo che mi faccia anche bene andare a giocare un po’. Sono un calciatore che disputa 40 partite all’anno in media e restare fermo poteva condizionare il mio finale di carriera. Ecco perché poi ho scelto, insieme alla società, di andare a giocare al Sassuolo. Il futuro poi si vedrà.
Roma-Napoli l’ultima gara in campo? Quando parlo di silenzio intendo anche questo. È solo un dato di fatto che coincide con quella partita. Ma non penso che quella partita abbia condizionato qualcosa all’interno della società o delle scelte. Roma-Napoli è stata una partita sfortunata negli episodi e purtroppo è stata una giornata storta per me, come capita ad ogni calciatore. Ma non c’è nulla dietro la mia esclusione per causa di partite sbagliate.
Voglio approfittare di questa possibilità per salutare e ringraziare tutti quanti per questi 7 anni e mezzo a Napoli molto intensi. Non voglio lacrime, ma solo sorrisi perché l’azzurro mi ha portato grande gioia. Ieri mattina sono andato al campo, molti compagni hanno cercato di farmi cambiare idea in corsa di farmi rimanere qui: ecco, per me questa è stata una grande vittoria che mi ha reso orgoglioso. Gli steward e i magazzinieri hanno pianto per me, e questi sono gesti che non dimentico mai, li porterò sempre con me.
Il mio auspicio? I miei compagni sanno bene che sono il primo tifoso del Napoli e anche se adesso sono lontano, hanno la mia stima e la mia fiducia. Sono tutti calciatori eccezionali, ma prima di tutto uomini, che combatteranno fino all’ultimo per arrivare in alto in classifica. Il Napoli ha tutte le carte in regola per ritornare subito nei primi posti, giocare da protagonista in ogni competizione come abbiamo fatto finora, e provare a vincere un trofeo tentando anche di acciuffare la Juventus che purtroppo per noi e purtroppo per gli altri sta andando a velocità supersonica e sarà difficile raggiungerla.
A Sassuolo il vero Cannavaro? A Sassuolo vedrete un Cannavaro che va in campo con la voglia di giocare. Poi il calcio non è una scienza esatta. In molti hanno storto il naso per la mia decisione di scegliere una società come il Sassuolo: questa è una squadra ambiziosa con un progetto ben chiaro. Se si pensa ai primi anni di Chievo e Parma, questa società punta su di me per costruire qualcosa che per noi e loro è importante ed è chiaro che per qualcuno può sembrare normale.
Nuovo soprannome anche al Sassuolo? Dandy resterà nella storia e nessuno potrà clonarlo. Infine volevo ringraziare tutti quanti, sia le persone che mi sono state vicine sia quelle che mi hanno puntato il dito contro, le vostre critiche non mi hanno abbattuto, anzi, ho sempre cercato di farle diventare uno stimolo così da rispondere sul campo. A Napoli ho vissuto un mix di tensioni, emozioni e gioie che porterò sempre dentro di me. Lascio Napoli con il sorriso sulle labbra. Spero che questo sia solo un arrivederci. Ciao a tutti e sempre Forza Napoli!”
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