Il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro, è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di Iamnaples.it: “Il presidente ieri è stato come un papà. Ci ha fatto capire che ci è vicino; l’abbiamo apprezzato tutti. Siamo dispiaciuti per queste sconfitte e siamo consapevoli che da qui alla fine, saranno 6 guerre da combattere. I fischi a fine partita erano giusti, tuttavia posso dire che quello di mercoledì non era il San Paolo. Ero in tribuna e posso dire che la percezione è stata quella di essere quasi in un teatro, noi calciatori lo viviamo il San Paolo e amiamo quando ci incitano. Sono stati emanati giudizi troppo affrettati su di noi: la squadra c’è ed è combattiva. Abbiamo voglia, non siamo scoppiati e non siamo a ciclo finito; questo è poco ma sicuro! Chelsea? Quello che ci ha fatto male è stato pareggiare con il Catania. Siamo stati poco concentrati in alcune circostanze, tuttavia non ci rimproveriamo mai e tanto meno ci domandiamo il perché dell’errore; remiamo insieme. Siamo concentrati sulla gara di Lecce; ci teniamo a finire da protagonisti questo campionato. Fisicamente sembriamo appannati: un po’ di smalto si può perdere; siamo decimati da squalifiche ed infortuni. Siamo giovani e forti, sapremo rialzarci (ride ndr). Difesa sotto accusa? La difesa è composta da tutti: facciamo un gioco offensivo e rispetto allo scorso anno subiamo molti più gol; dovessi dire dove sono gli errori, farei fatica anche io a scovarne. La partita con la Lazio poi è completamente falsata; il risultato lo è: dovevamo fare 6 gol ed invece ne abbiamo subiti 3. Cosa manca al Napoli? Vincere le partite non meritandolo: purtroppo non è nella nostra mentalità; non vinciamo a “culo” ma imponiamo il nostro gioco. Se siamo da vertice? Sono orgoglioso di essere il capitano di questo gruppo; è la squadra più forte con cui abbia giocato. Finale a Roma? Sarei assolutamente entusiasta di alzare la Coppa; ma ora non voglio pensarci, l’emozione potrebbe giocare brutti scherzi. Critiche post sconfitta? Sono maturo per affrontare qualsiasi situazione: purtroppo ci si esalta se si vince e ci si deprime se si perde; è un problema di tutti non solo di Napoli. Ruolo di chioccia? Chi viene a Napoli sa bene a cosa va incontro. Mazzarri? È un super vincente: sa come disporci in campo e ha uno staff perfetto che sa come e dove intervenire. Troppe gare giocate? A fine campionato saranno 51: ne ho giocate 40 saltandone 4. Se sono troppe? Mi viene da dire: “Per fortuna ne abbiamo giocate così tante!”. Una frase che dedico a tutti i tifosi: “A mamma è damm’o bbene quann nunn’ mo mmerete! Siateci vicini!”
La redazione
F.G.
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