Il grande Ottavio Bianchi, l’allenatore che col Napoli vinse lo scudetto e la Coppa Italia nella stagione 1986/87 e la Coppa Uefa in quella del 1988/89, è stato intervistato nel tardo pomeriggio da Radio Marte. Ecco quanto vi riportiamo noi di IamNaples.it: “Napoli è una realtà difficile sotto tanti punti di vista. Da quello calcistico, dopo averla vissuta direttamente, posso dire che quando vinci i tifosi vogliono conferme e sognano di vedere trofei uno dopo l’altro. Il <<piano piano>> a Napoli non esiste, si opta per il <<subito>> ed è complicato guardare alla solidità economica in questo modo. Però, non voglio di certo muovere una critica a questo atteggiamento dei supporter, del tutto comprensibile tra l’altro perché a loro è concesso sognare. La critica principale che voglio fare è sulla società stessa, che non deve lasciarsi condizionare dalle pretese dei suoi tifosi e deve razionalizzare sempre più!”.
“I dirigenti, il presidente e anche gli stessi calciatori non devono pensare all’immediato, ai traguardi da raggiungere il prima possibile Devono crearsi progetti a lungo termine e si deve fortemente credere in questo. A conferma di ciò, si deve investire di nuovo nel vivaio! Io non vedo grandi risultati nel settore giovanile anzi ogni anno perdiamo giovani napoletani fortissimi che vanno in altre squadre e fanno la loro fortuna. Una rosa azzurra fatta dalla maggior parte di napoletani non è un problema! L’esempio può essere la mia vecchia squadra, dove c’erano tanti nativi del capoluogo campano che conoscevano la realtà locale meglio di chiunque altro e avevano lo stimolo giusto per far grande il Napoli. E’ davvero inutile spendere tantissimi soldi per comprare stranieri che poi o non sono stimolati o non rendono come dovrebbero, deludono le aspettative e l’anno successivo se ne vanno in altri club più allettanti. Guardiamo nel nostro territorio, sia in tutta Italia ma in particolare all’ombra del Vesuvio. Gli sforzi economici bisogna puntarli nelle strutture e nella costruzione delle stesse, per permettere ai nuovi talenti di sbocciare e creare il futuro vincente!”.
