L’ex tecnico azzuro Ottavio Bianchi ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Il Mattino”. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it:
Come spiega il clamoroso ko di Verona? «Si va avanti con alti e bassi. La società è a posto, l’ allenatore bravo, l’ organico di prim’ ordine.
Ma quando bisogna fare il salto di qualità manca sempre qualcosa».
Cosa? «Il Napoli deve imparare a vincere anche quando non gioca a cinquecento all’ ora. Per diventare una grande squadra devi chiudere sull’ 1-0 quando sei in difficoltà, come fa la Juve».
Da che dipende?
«Dipende da vari aspetti. Dalla mentalità di chi va in campo, che deve essere abituato a giocare sempre per vincere, e dall’ opportunità di cambiare sistema quando serve per portare a casa il risultato».
Sbagliato tenere fuori Higuain?
«Ho troppo rispetto del lavoro degli allenatori per poter fare queste valutazioni. Higuain magari aveva bisogno di riposare perché era a rischio infortunio.
Adesso i tecnici spesso devono essere dei medici per calibrare le energie. È anche vero però che i campioni possono riposare in campo se ben supportati dai compagni».
Più un crollo fisico o un calo mentale del Napoli?
«Direi tutte e due le cose. L’ approccio mentale è stato sbagliato perché il Verona è stato subito più aggressivo, ma anche fisicamente gli azzurri arrivavano sempre secondi».
Qual è il segreto per trovare la continuità?
«Ci vuole un enorme sacrificio per non mollare niente, bisogna tenere sempre alta la tensione: quando vinci serve martellare ancora di più. L’ euforia a Napoli si raggiunge in un attimo, poi un risultato negativo porta lo scoramento».
Come venire fuori da questo momento?
«Rifacendosi subito, il Napoli ha già dimostrato di riuscirci con risultati importanti dopo una sconfitta».
Più facile il secondo posto o vincere l’ Europa League?
«Il Napoli non può permettersi di puntare su una cosa o sull’ altra ma ha una buona rosa per proseguire sui due obiettivi».
Troppi gol subiti: il problema principale resta la difesa?
«Parlerei più di fase difensiva. Il Napoli deve imparare a difendere meglio come squadra e questo si fa con l’ occupazione giusta degli spazi quando la palla è gestita dagli avversari: un lavoro da parte di tutti».
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