Luigi Di Biagio, ct della Nazionale, ha parlato quest’oggi in conferenza stampa alla vigilia delle amichevoli: “Mi soffermerei sull’Argentina, all’Inghilterra penseremo dopo. Il risultato è importante, certo, e a nessuno piace perdere. Ma per il mio modo di pensare è conseguenza di quello che faremo in campo. E dovremo giocare a calcio, possibilmente bene, imporre nostro modo di giocare. Se si giocano bene dieci partite, otto si vincono. Partite decisive per il mio futuro? Questo non è importante: io sono un uomo federale, da otto anni. È una possibilità da sfruttare al massimo, anch’io mi gioco qualcosa, certo, e in cuor mio cercherò di mettere in difficoltà i vertici: ma questa non è una priorità. Oggi abbiamo altri tipo problema: rilanciare la squadra, ridare passione e entusiasmo a tifosi che credo siano anche incuriositi da queste due gare. Convocare qualche giovane in più? Non devo farmi dire “Bravo che porti i giovani”. Io non posso creare problemi all’Under 21, far venire qui un ragazzo per fargli fare il trentesimo. Chi è qui è perché mi può servire nel contesto delle due gare. Detto questo, i giovani che ho chiamato devono dimostrare di essere pronti, di avere un target per giocare a certi livelli. In Italia si dice “un ragazzo di 24-25 anni”, per gli altri si è ragazzi a 17-18 anni. E hanno ragione gli altri. Balotelli? Credo di averlo spiegato in modo chiaro anche l’ultima volta: i numeri, dunque i gol, per gli attaccanti sono importanti. Ma vanno conditi da prestazioni fatte in un certo modo. Io ho guardato, ho valutato, ho deciso. Giuste o sbagliate che siano, ho pensato per il mio bene e il bene della squadra che queste siano le scelte migliori. Non ci sarà mai una chiusura totale. Ne possiamo parlare per due ore: io continuerò a seguirlo, poi vedremo quello che accadrà nei prossimi mesi. Coesistenza Verratti-Jorginho possibile? Certo assolutamente: devo essere io a trovare la combinazione giusta. Primo raduno senza Astori? Manca qualcosa. Davide non l’ho vissuto quanto tanti di loro, ma l’ho conosciuto abbastanza nei passati raduni con gli altri c.t. e mi è bastato. C’è qualcosa di strano, ma cerchiamo di normalizzare, riportare tutto a qualche mese fa, anche se non è semplice. Però è necessario: altrimenti diventa tutto devastante, soprattutto per i più anziani”.
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