Roberto Miggiano è il nuovo tecnico della Primavera azzurra ed anche un allenatore che ha avuto le certezze che cercava.
Mister, che Primavera sarà?
«Una squadra giovane che sarà plasmata sul Napoli di Mazzarri. Ci alleneremo a Castelvolturno, tutti i giorni cercheremo di rubare i segreti che potremo strappare. In allenamento, ma anche in campo, ricalcheremo l’impronta dei più grandi. Giocheremo con lo stesso modulo, avremo lo stesso impianto di gioco: sarà la stessa filosofia».
Stessa filosofia, ma con quali autori?
«Questo non posso ancora dirlo con certezza. Ovviamente, ad ogni allenatore piacerebbe allenare la più forte squadra possibile. Ma la società si sta muovendo per trovare le soluzioni migliori per tutti ed io sarò a completa disposizione, aspettando la rosa per iniziare a fare calcio. Si tratterà, in massima parte, di una rosa composta da ‘92 e ‘93».
Ed i baby visti a Folgaria?
«Eh, quelli non sono roba mia. Maiello, Ciano, Insigne e tutti gli altri appartengono già alla prima squadra. Sarà la società a valutare quale sarà la strada giusta da fargli perseguire. Bigon, Santoro, Caffarelli e Mazzarri stanno lavorando di concerto per trovare la chance migliore di valorizzazione. Se saranno messi a disposizione della Primavera, avrò il piacere allenarli »
Quali sono le ambizioni di questa Primavera?
«Presto per dirlo. Ho letto solo le schede degli altri tecnici ma non ho visto ancora i ragazzi che saranno con me. Ma deve essere chiaro un punto fondamentale: qui non si lavora per i singoli risultati, come il Campionato o il Viareggio. Il nostro obiettivo è quello di formare giocatori sempre più pronti per esordire al San Paolo»
LA REDAZIONE
Fonte: Il Roma
