Il Chievo attraversa un buon momento e il tecnico del Napoli sta preparando al meglio la squadra dalla quale si aspetta lo stesso attaggiamento di domenica. Ecco quanto evidenziato da Iamnaples.it: “Ho sempre parlato di prestazione e nel primo tempo contro la Sampdoria siamo stati quasi perfetti, anche perché qualche errore lo abbiamo commesso. La squadra ha giocato come volevo. Per certi versi abbiamo dimostrato più personalità rispetto ad alcune gare staordinarie dell’anno scorso. Vorrei che le partite venissero interpretate tutte in questa maniera. Spesso il risultato è determinato dagli episodi però sono convinto che se giochi in una certa maniera prima o poi il gol arriva. Il Napoli deve avere continuità di risultati e non bisogna crogiolarsi quando le cose vanno bene. Da oggi bisogna concentrarsi per la prossima gara. Abbiamo Chievo e Cesena che sono le squadre più difficili da affrontare in questo momento. Quando stiamo bene magari stiamo 45 minuti ad assediare la squadra e non riusciamo a segnare, a volte invece in tre minuti ne riusciamo a fare due. Domenica non volevo l’intervallo perchè avevo paura che la squadra cambiasse atteggiamento. I difensori hanno fatto bella figura anche perché gli attaccanti sono tornati dietro ed hanno dato una grande mano. Se al Barcellona manca Messi si sente, noi abbiamo dimostrato di avere più alternative. Ricordo la gara dello scorso anno contro il Livorno in cui mancavano Quagliarella e Lavezzi e vincemmo 2-0. Mi sono più volte girato verso la panchina e dicevo ai ragazzi di guardare cosa facevano gli altri. Sono convinto che posso fare tranquillamente il turn over senza cambiare il canovaccio del gioco. E’ normale che poi i migliori sono sempre i migliori ma chi entra può fare comunque bene. Mi è piaciuto l’assist di Lavezzi: ha guardato Cavani e questo è sintomo di feeling. I moduli vengono interpretati dai vari allenatori, ogni squadra ha un proprio marchio. Lavezzi e Cavani si sono intercambiati, sono tutte soluzioni che abbiamo provato. In fase di ripiego hanno dato una mano fondamentale e lo faranno sempre. Bucchi era già stato con noi in ritiro, è un ragazzo molto intelligente mi aspetto tanto. Si legherà ai compagni ed avrà la possibilità di far crescere i giovani. Se i ragazzi danno l’anima non se li meritano i fischi. E’ l’organizzazione di squadra che ti dà la sensazione che corriamo più degli altri. Basta poco per spostare gli equilibri. Vorrei che fosse una festa mercoledì: giochiamo come sappiamo e poi verranno i gol naturalmente. Il calcio è concentrazione non tensione“.
LA REDAZIONE
Fonte: Radio Marte
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