L’allenatore del Napoli Walter Mazzarri, il giorno dopo la conquista della finale di Coppa Italia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport24. Ecco l’intervista completa.
Come sta Mazzarri, dopo la partita di ieri sera, bene?
Si, molto stanco, perché dopo le partite in notturna si dorme poco e, poi, c’è sempre l’allenamento, tutto l’anno questa storia. Il giorno dopo la partita sono stanco, spero di avere qualche ora nel pomeriggio per recuperare.
La soddisfazione, però, è tanta?
Si , è inutile che mi ripeto. Poi, la cornice di pubblico ieri è stata eccezionale, quella che mi aspettavo. Anzi, colgo l’occasione per ringraziarli, volevo un clima, come poi abbiamo visto, eccezionale. Grazie ai tifosi per come ci hanno aiutato a superare anche questo scoglio che, come abbiamo visto, non era così facile da superare.
Che valore ha questo risultato nel percorso di crescita del Napoli?
Importantissimo, secondo me. Prima della partita mi avete fatto certe domande e sapete come la penso. Nel calcio non bisogna mai parlare prima, ma ora lo posso dire, credo sia stata un’altra tappa importante da quel punto di vista. Ho già avuto la fortuna di farla con la Sampdoria, quando i ragazzi arriveranno la, sarà veramente bello.
In finale contro la Juve di Antonio Conte, che lei stima: è un segnale che lanciate al calcio italiano?
Sono un po’ più grande di lui, ho un po’ più di anni alle spalle nel calcio come allenatore, mi ricorda Mazzarri ai primi anni. Io sono un po’ più tranquillo di lui, ma mi fa piacere perché qualche anno fa si diceva che era un allenatore che si muoveva molto in panchina e che non poteva allenare un grande club. Questa per me è una vittoria, perché Conte sta facendo molto bene, è in un grandissimo club e si muove tanto. Per me è motivo d’orgoglio , perché si vanno a sfatare dei discorsi e dei tabù che, secondo me, non avevano senso ai quei tempi.
Nel prossimo turno di campionato ci sarà il Catania di Montella
E’ stato un mio giocatore, è un ragazzo intelligente e si vedeva che aveva la stoffa anche per fare l’allenatore. Tanto è vero che c’è stato un periodo in cui quasi lo volevo portare con me, quando lui aveva smesso, per fare il secondo. Quindi, mi fa piacere che sta facendo bene da allenatore. Dico la verità, domenica loro sono un po’ avvantaggiati dal fatto che noi siamo veramente stanchi, e lo si è visto anche nel secondo tempo con il Siena. Quindi, è una partita che mi preoccupa, lo dico in tutta onestà, proprio da un punto di vista delle risorse fisiche e mentali. Sarà una partita difficile e a me interessa solo quella che è la nostra causa.
Lazio, Udinese, Roma e Inter, che teme di più nella corsa al terzo posto?
Noi non dobbiamo pensare a questo, come abbiamo fatto da due anni a questa parte, dobbiamo pensare di cercare in ogni gara di trovare il massimo, di cercare il massimo e alla fine si faranno i conti. Noi siamo stati spesso padroni del nostro destino, se noi riacquisiamo le energie fisiche e mentali che ci vogliono per superare certi ostacoli, penso che ce la possiamo giocare con tutti. Per quest’anno, per quello che stiamo facendo in generale, l’ho detto anche prima della partita con il Siena, sarà un anno di successo, va visto su tre competizioni, non solo su quello che potremo fare in campionato, o meno. Ora che abbiamo la certezza di essere in finale di Coppa Italia, l’annata sta andando ancora meglio delle migliori previsioni.
Qualche parola in più per Cavani, il giorno dopo il bellissimo gol confezionato, non a caso, dai tre tenori
Lui ha concluso un’azione da applausi, bello. Questo è il bello del calcio, uno si riconcilia con il calcio quando vede un’azione fatta con tre passaggi in velocità e conclusa da Cavani nel migliore dei modi. Però, in questo, va dato merito anche a Lavezzi, che ha dato una gran palla e, soprattutto, ad Hamsik, che è stato bravo a pennellargli il pallone sulla testa.
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
G.D.S.
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