NAPOLI – La «crisetta» è nei numeri che, impietosi, gelano il san Paolo: tre pareggi in quattro partite e ciò che resta del campionato, ora, è la pallida sensazione d’una identità violata. E poi: gli dèi hanno lo sguardo altrove e un anno dopo, ripensando ai finali arrembanti e proficuidella stagione ormai lontanissima, ciò ch’emerge dalle ombre di una notte terribile, affrontata sfidando pure i fantasmi, è la sequela di episodi contro che pesano come zavorra, è la sagoma di Banti che ricompare dinnanzi al Mazzarri furioso, affogato nei suoi cattivi pensieri e divorato dalla delusione per una serata «avvelenata».
Mazzarri, cosa c’è che non va?
«Solo il risultato, se permette. Perché noi ce l’avevamo fatta, con uno scatto di reni, con un finale di spessore, con quarantacinque minuti alla nostra maniera. Ci è stato annullato un gol regolarissimo: e fosse stato solo quello. Ci rimettiamo altri due punti, al termine di una gara nella quale la direzione arbitrale è stata sistematicamente sfavorevole».
Diceva recentemente: non parlo degli arbitri.
«Sono stato zitto spesso ma non si può tacere ad oltranza, non si può far finta di nulla. La giornata della terna è stata veramente nera e ciò ha pregiudicato un nostro secondo tempo grandissimo. Sapevamo che il Cesena avrebbe giocato in una certa maniera, ma ci sta ed è giusto che ognuno ragioni secondo parametri personali. Nulla da eccepire. Ma quello era gol».
Con Banti non le va bene: due anni fa, con la Fiorentina….
«Lasci, lasci… Contro di noi non ha fortuna, evidentemente arriva proprio quando non è in forma».
Fate fatica a vincere, però…
«Io sono contento della prestazioni dei ragazzi, se mi giro mi accorgo di averci rimesso almeno quattro o cinque punti nelle ultime tre-quattro gare. Io mi assumo le responsabilità dei miei errori e i ragazzi si assumono le loro per i propri; ma non possiamo fingere e ignorare ciò che ci viene sottratto da altre componenti».
C’è qualcosa di buono da salvare?
«C’è tanto, abbiamo lo spirito giusto e il carattere: pure stasera meritavamo di vincere, però stavolta ci gira tutto contro. Questa sfida ha dimostrato che abbiamo testa, nel primo tempo l’abbiamo giocata con intelligenza. In avvio è stato fermato Cavani a campo aperto per un fuorigioco inesistente, ma ormai non ci faccio quasi più caso. Sapevamo che avremmo dovuto soffrire, ma è la logica del calcio. Abbiamo creato una serie di palle gol, però se ce li annullano…..».
E qualche sorriso i singoli glielo hanno strappato…
«Dzemaili benissimo, Vargas si sta inserendo un po’ alla volta e ha cominciato a fare intravedere le proprie qualità. Mi interessa la prestazione generale e sono contento. La nota negativa è stata il risultato, l’unica cosa che non va di questa partita con il Cesena. ma è stata una gara condizionata in maniera macroscopica e non da noi».
Domenica c’è la possibilità che non si giochi a san Siro con il Milan.
«Io non penso alla prossima partita, penso ai due punti che ci ritroviamo in meno in classifica. Erano punti che avevamo conquistato. E devo dire la verità: sono stanco, ho perso anche la pazienza».
Fonte: Corriere dello Sport
La Redazione
A.F.
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