Interviene in conferenza stampa il tecnico del Napoli Walter Mazzarri alla vigilia della partita di domani contro la Fiorentina. Ecco quanto sottolineato da Iamnaples.it.:
“La partita di Fideleff è stata ottima, peccato per l’errore che ha permesso a Moscardelli di segnare. Con il Chievo abbiamo concesso molto meno rispetto alla trasferta di Cesena, il calcio è questo purtroppo. Nel primo tempo di Verona abbiamo creato alcune palle gol in meno di Cesena, però abbiamo corso meno pericoli. Era una gara che si poteva decidere con gli episodi. Turnover? Ho fatto il turnover massiccio contro i veronesi perché l’anno scorso eravamo arrivati stanchi in certe partite, se Cannavaro avesse giocato non è detto che avremmo fatto meglio, per me la difesa ha fatto bene, mentre l’attacco è stato imbrigliato dal gioco degli avversari. Mascara, Pandev e Santana hanno giocato tutte le amichevoli estive, erano rodati e perciò non sono degli sprovveduti. Il nostro obiettivo era reggere al gioco del Chievo e nel finale giocarsi il tutto per tutto e per un niente stava per funzionare. Lucarelli? Se avessi potuto lo avrei convocato, ci sarà utilissimo per il prosieguo della stagione, non sta ancora la massimo, nelle altre circostanze inserendo Cavani e Hamsik a gara in corsa hanno sempre dato la svolta alla partita. Alla prima sconfitta sapevo che sarebbe stato un gioco al massacro, ormai le aspettative sono enormi nei nostri confronti, tutti si aspettavano che andavamo a Verona e dominavamo la partita ma questo non è sempre possibile. Il campionato è molto equilibrato, noi, l’inter e il Milan facciamo la Champions e quindi ci sta che l’inizio non si è al massimo, dal punto di vista fisico. Le scelte di mercoledì erano studiate, ho cercato di ponderare tutto nei minimi dettagli, io quando studio un progetto, chiedo sempre ai miei calciatori di dare il massimo senza lasciare nulla di intentato, ho fatto questi cambiamenti per avere i big al meglio per le prossime partite. Il calcio non è una materia esatta, l’imponderabile c’è sempre e l’episodio decisivo ha premiato i veronesi. Per me sono dieci anni che faccio questo mestiere e sta facendo molta esperienza, per quanto riguarda la gara di domani sera, la Fiorentina ha un organico molto competitivo e dovremo stare al massimo per giocarcela a viso aperto. In Italia è sempre più difficile giocare le partite, il campionato si è sempre più livellato e come dice Galliani, la Champions rischia di farci levare dei punti in classifica. Le gare contro il City e contro i rossoneri ci hanno levato il 150% delle energie fisiche e mentali e sapevo che contro il Chievo sarebbe stata un’altra gara. Io non mi accontento mai, dico sempre ai miei calciatori di dare tutto quello che hanno, però alla fine dell’anno tireremo le somme. Contro i viola, devo decidere se far rifiatare o meno Aronica, potrebbe correre dei rischi se non stesse al meglio della forma, Gargano è un altro che vorrei far riposare ma dipende come sta Dzemaili, l’uruguaiano l’ho visto meno lucido nella trasferta di Verona. I tifosi capiscono il valore della rosa, non ho sentito disagio dopo la sconfitta di Verona, anzi mi hanno rincuorato e questo mi ha fatto piacere. Dopo le due belle partite contro Manchester e il Milan si parlava già di scudetto,dopo Verona critiche a non finire, bisogna avere equilibrio e noto che i tifosi sono maturati nel corso degli anni ma se la stampa nazionale dovesse alzare l’asticella degli obiettivi si rischia di fare un danno a questi ragazzi. Difesa? Dopo la partita ho parlato con i tre dietro. Gli ho detto che erano stati perfetti. lo stesso avanti, hanno pressato. Poi è un caso che mettendo Cavani e Hamsik hanno perso. Non potevo fare altro, i cambi sono tre. Rabbia dopo il match? No, dopo siamo stati tutti in silenzio. Vuol dire che sentivamo la sconfitta. Per questo perdiamo poco, perchè le sconfitte le sentiamo. L’interesseè sempre per la squadra, sempre. Contraccolpo psicologico? Ma cosa. Il ragazzo deve stare sereno. Ha fatto un errore evidente, ma comunque ha giocato bene. Domani forse potrei confermarlo. L’errore lo facciamo passare come errore collettivo. Se il cross non partiva, o se si pressava meglio, non accadeva l’errore di Fideleff”.
La Redazione
A.S.
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