“Dovremo dare il centoventi per cento“. Certe volte i numeri sono più indicativi delle parole. E ne fa un uso assolutamente emblematico Walter Mazzarri che traccia la rotta ai suoi ragazzi alla vigilia del big match con il Milan. Una conferenza stampa in cui il tecnico azzurro analizza anche la partita con il Liverpool per tesaurizzare l’esperienza in vista del posticipo di domani.
Mister, qual è la condizione della squadra?
“Buona, molto buona. Diciamo che i ragazzi stanno bene in linea generale. Avremo un giorno in più per recuperare dopo le fatiche di Coppa e questo può essere determinante. Siamo sicuri di poter dare il massimo, spenderemo tutto quello che avremo dentro e poi andremo a vedere il verdetto del campo con la coscienza a posto“.
Che indicazioni ha tratto dalla partita con il Liverpool?
“La prima indicazione è quella della crescita di questa squadra. Nel senso che se il Liverpool, squadra con storia e blasone, attrezzata per grandi competizioni, viene al San Paolo a fare la partita tattica coprendosi, questo significa che anche le grandi squadre ci temono e ci rispettano. Evidentemente il bel calcio che sta mostrando il Napoli lo stanno apprezzando tutti e cercano di non scoprirsi. Questo per me è sintomo determinante della crescita che la squadra ha avuto dall’anno scorso ad oggi. Non so che tipo di atteggiamento avrà il Milan, questo lo vedremo domani sera“.
Questa crescita dove può arrivare?
“E’ giusto chiarire un aspetto. Il Napoli ha avuto una impennata importante, quasi vertiginosa, forse anche inaspettata in un così breve arco di tempo. Questo è certamente un motivo di orgoglio per tutti noi, ma adesso non si deve commettere l’errore di caricare di eccessive aspettative questa squadra. Non mettiamo addosso ai ragazzi troppa pressione. L’eccezionale non può essere regola neppure nelle grandissime squadre. Noi stiamo maturando e stiamo imboccando la strada giusta. Proseguiamo con calma ed evitiamo che si inneschi un meccanismo che possa creare l’effetto opposto che sarebbe dannoso per tutti“
Cosa teme soprattutto del Milan?
“Inutile stare a parlare del loro valore generale e della squadra stellare che hanno. Piuttosto io temo l’orgoglio dei campioni. Il fatto di aver perso a Madrid sarà per loro una scossa per rifarsi immediatamente. Io dico che una grande squadra difficilmente sbaglia due partite di fila. E’ questa la mia maggiore preoccupazione“
Napoli-Milan è anche sfida di tridenti: la fantasia popolare si scalda…”
Sì, però io sostengo che in questo mondo in cui ognuno è libero di dire ciò che vuole, soprattutto nel calcio, ci sono dei parametri che rappresentano una realtà oggettiva. Il solo Ibrahimovic ha un ingaggio che è pari a quello di 7 giocatori del Napoli. Questo significa che ha una storia, un passato che ne determina un valore eccezionale. Ed è anche giusto e legittimo che sia così. Poi se si intende dire che il tridente del Napoli sta facendo meglio di tanti altri attacchi, allora questo è diverso. Di questo siamo lieti, ma per noi deve parlare il campo, solo lì possiamo dimostrare il nostro valore“
Non ci sarà Cannavaro: ha deciso la formazione?
“No, aspetterò l’ultimo momento per comprendere bene la condizione dei singoli. Ho bisogno di tempo per trarre alcune considerazioni tattiche oltre che avere indicazioni sotto il profilo atletico. In difesa abbiamo quattro difensori per tre posti. Deciderò domani, tenendo presenti anche le caratteristiche dell’avversario“.
Come giudica sinora gli effetti del turnover?
“Questo è un altro tema che andrebbe affrontato nei minimi dettagli. Ma oggi si parla della partita e siamo concentrati solo su quella. Io però vorrei rispondere a chi dice: perché Sosa o Yebda giocano poco? La spiegazione è semplice. Io ho uno zoccolo duro che parte dal gruppo che l’anno passato è stato protagonista di una splendida rimonta e di una media punti che ci avrebbe assegnato il quarto posto sotto la mia gestione. In questo gruppo io e la Società abbiamo voluto inserire pedine importanti per crescere ulteriormente in ottica futura. Ma questo processo richiede calma e serenità. Sosa e Yebda sono considerati da me due grandi giocatori. Ma in campo io voglio che tutti siano al top. Gradualmente arriveranno anche loro al massimo della condizione e vedrete che ne apprezzeremo il valore vero“.
Domani sera sarà un’altra notte magica del San Paolo…
“Per noi i tifosi sono determinanti. Ci spingeranno con una forza straordinaria. Anche l’anno scorso con Milan e Inter giocammo due grandi partite in notturna. Non vincemmo ma facemmo vedere un gran calcio. Al nostro pubblico dico: incitateci fino alla fine, rifacendovi a quello striscione che tanto piace a me: al di là del risultato. Dateci l’energia positiva. Sono certo che in campo daremo il centoventi per cento”.
Fonte: SSC Napoli
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