A 48 ore dall’attesa sfida dello “Juventus Stadium” Mazzarri parla della gara di Conte e sull’addio di Lavezzi:
“Con la Juve è dura da morire – ha affermato il tecnico di San Vincenzo – però noi abbiamo svolto una preparazione mirata, curata in tutti i particolari, per cui chissà che… Che a fine settimana tutti parlino di noi e incensino la prima squadra che è stata capace, finalmente, di mettere sotto gli uomini di Conte”.
L’allenatore toscano ha spiegato come intende bloccare Andrea Pirlo, il fulcro del gioco bianconero. “Pirlo va un po’ ingabbiato – ha spiegato Mazzarri – e io, con ogni probabilità, mi affiderò ad Hamsik, giocatore utilissimo”.
Il giocatore slovacco si sta rivelando una pedina importantissima nel 3-5-1-1 di Mazzarri, che lo considera un elemento fondamentale della sua rosa. “Se un giorno dovessi rinunciare a Marek mi spiacerebbe tantissimo – ha ammesso – perché è un giocatore che sa fare tutto, corre, contrasta, gioca bene la palla, sa difendere, sa attaccare e fare goal”.
Giocatore chiave sarà anche Edinson Cavani, che Antonio Conte farebbe di tutto per avere nella propria squadra. “Che Cavani sia un talento lo sanno anche i muri di Napoli. – ha dichiarato Mazzarri – Io posso dire, questo sì, che nonostante le critiche iniziali, l’ho abituato a svariare in tutte le zone del campo, a dare una mano dietro e a farlo diventare, io credo, un attaccante completo”.
Il ‘Terzo tenore’, dopo l’addio di Lavezzi, è diventato a tutti gli effetti Goran Pandev.“L’assenza del Pocho finora non l’abbiamo avvertita. Pandev è un silenzioso, uno che sembra destinato a recitare il ruolo di comparsa. – ha affermato – Invece dentro il suo carattere timido ci sono unghie che graffiano e anche molo bene. Il Napoli ha il merito di aver rivalutato un giocatore che era arrivato dall’Inter mogio mogio”.
A partita in corso potrebbe anche esserci spazio per il giovane talento azzurro Lorenzo Insigne. “Se Insigne, giovane com’è, non si monta la testa, se si allena con l’applicazione dell’ultimo arrivato, può diventare, – ha pronosticato Mazzarri – nel giro di breve tempo, uno dei migliori attaccanti italiani”.
Il discorso si è poi spostato sui grandi rivali. “Il punto forte della Juventus – ha detto Mazzarri –è il
collettivo e anche il suo carattere d’acciaio. Con noi in Supercoppa perdevano e hanno fatto una rimonta pazzesca, col Genoa, a Genova, hanno fatto una cosa simile, e idem dicasi della gara di Champions contro il Chelsea, in cui hanno rimontato due goal, costruendo un capolavoro. Se ne deduce che la Juve non ha due attributi, ma quattro”.
Poi sul suo collega Antonio Conte. “Credo che per uno spirito bollente come lui, non essere in panchina sia un handicap. – ha sostenuto Mazzarri – Io sono più vecchio e lui più giovane però abbiamo, libro d’oro alla mano, un comune denominatore, siamo dei vincenti”.
Anche per queste considerazioni, il tecnico toscano non si sbilancia sulla sfida di sabato “Loro giocano in casa e sono leggermente favoriti. Però io credo al mio Napoli, – ha sottolineato – e allora dico che ci sta tutto, 1- X-2”.
Mazzarri si mantiene prudente anche per la battaglia per il titolo. “La lotta Scudetto? E’ presto per tranciare giudizi, Juve e Napoli forse sono le migliori ma ci sono squadre che seguono a ruota. Occhio alla Roma, per esempio, che abbonda di talenti, occhio all’Inter che era data per morta e invece è viva e vegeta, occhio alla Lazio che ha una brillante squadra e un tecnico serio e capace che ispira fiducia a vista d’occhio”.
“Inoltre il Milan, – ha aggiunto – dall’alto della sua grande tradizione ed esperienza, chissà che non torni in gioco. Dulcis in fundo la Fiorentina: gioca bene e fa risultati, sarà la grande sorpresa del campionato”.
Il Napoli, comunque sembra destinato a un’ottima stagione, tanto da scomodare paragoni scomodi. “Fare un raffronto fra squadre di epoche diverse è difficile, alle volte addirittura impossibile. – ha spiegato Mazzarri – Però questo Napoli qualcosa in comune con quello del grande Diego ce l’ha. Intanto il San Paolo è tornato a riempirsi di gente e di entusiasmo come ai bei tempi andati. Non solo: il Napoli ha ritrovato, a distanza di molti anni, quella vetta della classifica che era diventata una chimera”.
Fonte: Quotidiano.net
La Redazione
A.S.
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