Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con l’Udinese: “Ho avuto tutta la squadra a disposizione questa settimana. Con Pondrelli abbiamo fatto il punto della situazione. Cavani ha riposato più degli altri e c’è stato un lavoro specifico. Stesso discorso per Hamsik”. Ma ci sono degli infortunati: “L’unico vero problema muscolare di una certa rilevanza è stato Aronica, gli altri sono soltanto acciaccati e affaticati. Ma da giovedì dovrebbero essere tutti recuperati, anche Sosa. Affronteremo 6 partite in 22 giorni. Dobbiamo fare una serie di considerazioni per essere al top in tutte le competizioni. Ecco perché chi non sta bene come Yebda non va rischiato, non voglio perderlo per un mese. Bisogna tener presente questo discorso, tanto la rosa numericamente è sufficiente. Cannavaro e Pazienza dovrebbero aver recuperato al 100%, Dumitru prova durante la rifinitura e potrebbe essere a disposizione. Blasi, invece, ha problemi tendinei e non ci sarà”.
Formazione quasi fatta, insomma. Un solo dubbio in difesa tra Santacroce e Grava: “Ma al 90% la decisione è presa, chi ha giocato con il Bologna è a disposizione. Comunque scioglierò le riserve domani”. L’Udinese è un avversario temibile: “Stanno facendo bene dopo una brutta partenza. E’ una rosa di qualità. Davanti ha soltanto l’imbarazzo della scelta: Sanchez è molto pericoloso, Di Natale non lo scopro io, Denis è un ottimo giocatore, poi ci sono Floro Flores e Corradi. Stimo molto Guidolin che ci ha sempre messo in difficoltà. Sono stato anche un suo collaboratore a Bologna per un piccolo periodo. Lo stimo, è sulla breccia da tanti anni. Fa sempre bene, è un grande allenatore. Non si sa come gioca, è camaleontico e noi cercheremo di essere pronti a tutto”.
Uno dei segreti di questo Napoli è l’intensità: “Ho un preparatore da undici anni, ci capiamo a memoria, le nostre squadre non hanno mai avuto cali grossi. C’è una buona sinergia e il discorso va allargato agli altri collaboratori. Poi c’è grande organizzazione tattica che è fondamentale: se i meccanismi funzionano, il dispendio d’energia rispetto agli avversari è minore”.
Il Napoli è considerato uno dei vanti della città che sta attraversando un momento difficile per l’emergenza rifiuti: “Spero di essere un traino per sensibilizzare le istituzioni e le autorità per risolvere questo problema. Tutti insieme dobbiamo aiutarci. L’impegno dei cittadini è necessario ma non basta, la spazzatura va tolta dalle strade e smaltita. Bisogna fare qualcosa velocemente, la situazione è brutta”.
Si torna a parlare della partita: “Curo ogni minimo particolare, sono fondamentali per la nostra crescita. Domani affrontiamo un’altra finale e dobbiamo dare il meglio di noi stessi. Questa è un’altra tappa. Ogni tanto fuori casa – come è successo con la Lazio – si può anche perdere. Dipende pure dagli episodi. L’anno scorso al Friuli siamo stati condizionati da tanti episodi. Domani voglio il Napoli solito, quello vero, quello tosto che limita il gioco dell’Udinese e la mette in difficoltà. Se facciamo così, usciremo dal campo a testa alta”. I ‘napoletani’ del Friuli ci tengono tanto: “Che devo dire, io penso soltanto alla mia squadra. Dobbiamo essere al massimo, altrimenti andiamo in difficoltà”. I troppi elogi non piacciono a Mazzarri: “Li so gestire bene, la vera crescita è somatizzare i momenti buoni e i momenti cattivi in poco tempo. Non ci dobbiamo mai far condizionare in modo da arrivare al top alla partita successiva. E’ un salto di qualità che abbiamo già fatto. Dobbiamo mantenere un rendimento costante. A Udine dobbiamo mostrare maturità”.
Hamsik è stato decisivo con il Bologna, lo stesso discorso vale per Maggio: “Per me contano i fatti e trasmetto la mentalità ai miei giocatori che devono essere sempre sulla corda. Loro sono importanti anche in fase passiva. Quando sono meno brillanti, danno un’affidabilità incredibile. Marek dà l’equilibrio in mediana e poi si butta in zona gol. Tatticamente è forte ed è molto diligente. Con il Bologna ha fatto pure due gol, ma non si può pretendere che lo faccia sempre. Pure Maggio è importante: quando l’ho sostituito con la Lazio, abbiamo subito il 2-0 dal suo lato e magari se era in campo non avremmo beccato la rete di Floccari. Hanno ricevuto critiche e ci sono rimasti un po’ male. Sono due grandi professionisti e ineccepibili dal punto di vista umano. Sono sensibili e ci tengono tanto alla maglia. Li ho rincuorati tanto. Quando Maggio si è sbloccato, sono stato contento, era veramente dispiaciuto”.
La Redazione
A.S.
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