Castelvolturno – Walter Mazzarri parla alla vigilia della sfida con la Lazio:
“E’ una vigilia come tutte le altre. E’ la settima partita su dodici che giochiamo fuori casa, è importante chiudere bene questo ciclo. Sarà l’ottava partita in ventinove giorni. La partita è in un orario particolare, ci arriviamo un pochino in emergenza. Ci sono capitati diversi infortuni tutti insieme. Mi sarebbe piaciuto sfidare la Lazio con la formazione al completo”.
Aronica e Dossena sono out, Pazienza, Campagnaro e Cavani non sono al meglio: “Vedremo su chi contare domani. Faranno un test, le alternative ci sono. Chi ha giocato meno, è all’altezza e l’ha dimostrato”.
In città c’è grande entusiasmo: “La gente deve saper sognare, siamo contenti di aver restituito questa passione. La squadra gioca un bel calcio e piace ai nostri tifosi. Noi dobbiamo isolarci da tutto questo, per noi è importante come si lavora. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo bene”.
Anche perché la serie A è un campionato incerto: “Credo che ci sia grande equilibrio e non penso che il livellamento sia verso il basso. L’ha detto anche Chiellini, se i valori tecnici non sono al servizio della squadra si fa fatica. E se chi ne ha meno, adotta accorgimenti importanti, può mettere in difficoltà chiunque. Mi piace questa incertezza, è un campionato avvincente. Forse c’è maggiore differenza tra la prima e la seconda parte della classifica”.
Petrucci ha definito questa sfida il derby tra società virtuose: “Fanno piacere queste parole. Il presidente del Coni ha elogiato il nostro comportamento anche per quanto riguarda il fair play finanziario. Lo ringrazio, sono complimenti stimolanti”.
La Lazio è reduce da due sconfitte consecutive: “Ma noi siamo un pochino più stanchi di loro, hanno fatto riposare alcuni giocatori a Cesena. E’ una squadra viva, ha una rosa ampia che non avrebbe meritato di perdere. Reja è un allenatore serio ed esperto, lo dice anche la classifica. E’ un avversario da prendere con le molle. Non credo saranno remissivi. Rispetto tanto Reja. La Lazio rispecchia la sua mentalità e sta conquistando risultati importanti, Noi dovremo rischiare il meno possibile, non dobbiamo abbassarci troppo e poi esprimiamo il nostro gioco”.
Il Napoli si affida a Lavezzi: “E’ in grande momento, ma il collettivo è sempre importante. Esprime il suo talento perché c’è una squadra intera che lo sostiene”.
Reja è il grande ex: quattro anni sulla panchina azzurra. “Mi piacerebbe rimanere così a lungo, questa è la mia piazza ideale, è adatta al mio carattere. Ho bisogno di stimoli continui, spero di rimanere davvero tanto”.
Il Napoli ha un gruppo collaudato: “Questo è sicuramente un vantaggio rispetto all’anno scorso. L’unica problema era gestire l’Europe League. Pensavo avessimo avuto maggiori difficoltà in campionato, invece no. E’ merito della crescita veloce dei nuovi che sono migliorati in maniera vertiginosa. Il turnover l’ha dimostrato. Era difficile prevedere il nostro terzo posto, stiamo crescendo”.
Con una propensione al gol nei minuti finali: “Non è un calcolo matematico, ovviamente. E’ nel dna di questa squadra, ci crediamo sempre fino al novantacinquesimo. Abbiamo una mentalità che porta sempre al gol e quando la partita sta per finire, gli avversari credono di averla fatta franca, e noi riusciamo a centrare il risultato pieno. C’è anche una componente casuale, questo è ovvio, ma è una questione di atteggiamento”.
Domani si gioca alle 12.30: “E’ difficile mangiare alle 9.15. Bisogna svegliarsi prima e cambiare un po’ le abitudini. A Cesena l’esperimento è andato bene, vedremo come andrà all’Olimpico. Il calcio è fatto di verifiche continue, la certezza assoluta non c’è mai”.
Il Napoli si sta esprimendo bene in trasferta: “E’ una questione di mentalità. Dobbiamo giocare allo stesso modo, questo è il nostro segreto. Nella fase passiva, abbiamo dei nostri meccanismi per contrapporci agli avversari. Questo è fondamentale per essere protagonisti quando attacchiamo. Se giochiamo alti, riusciamo a mettere in difficoltà qualsiasi avversario. Vorrei chiudere bene domani questo ciclo, poi l’effetto San Paolo tornerà ad essere determinante”.
E’ importante l’aspetto mentale: “Se siamo sgombri di testa, siamo sempre protagonisti. A Cagliari abbiamo dato la sensazione di sapere quello che volevamo. C’era il piglio giusto, la manovra era avvolgente e continua. Dobbiamo essere solo più concreti e cattivi, magari qualche volta possiamo trovare anche un gol da fuori area”.
Benitez, Allegri e Del Neri dovranno preoccuparsi anche del Napoli: “Quando ci affrontano, avranno rispetto e considerazione. Ci considerano una grande squadra. Questo mi interessa”.
LA REDAZIONE
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