Pierpaolo Marino, direttore generale dimissionario in casa Atalanta, parla in conferenza stampa spiegando le ragioni del proprio addio ai colori nerazzurri: “Non ho niente da particolare da dire, se non i ringraziamenti e saluti, mi sembrava del resto brutto andarmene senza salutare, siete stati tutti dalla parte collaborativa e per me è stato importante. Voglio ringraziare il presidente Percassi e suo figlio Luca che sta crescendo molto come dirigente. Tutti i collaboratori dell’Atalanta che mi hanno dato una grandissima mano. Grazie a Bergamo, a tutta la città, alla Curva Nord che é stata collaborativa e nei momenti peggiori è stata vicino alla squadra. Percassi mi ha convinto a venire qui tre anni fa per la sua necessità di aiuto, mi fa piacere aver contribuito a quattro anni che sono stati fondamentali per l’Atalanta. Grazie a tutti“.
“É stata una scelta mia, alla fine di questo campionato ho capito che si era chiuso un ciclo e nel rispetto di una mia carriera professionale ho preferito farmi da parte. Ho chiesto alla fine di questo campionato di rescindere il contratto. Hanno cercato in diversi modi di convincermi a rimanere, mi sono liberato delle incombenze e sono riusciti a convincerli che era la strada giusta. É stata una scelta dolorosa, perché a Bergamo sono stato bene. C’è stato un grande feeling con la città e la tifoseria. Non ho intenzione di cambiare Società, per un po’ starò fermo, l’ho promesso anche alla famiglia e mi prenderò un periodo abbastanza lungo. La chiusura del ciclo la percepisci grazie ad una sensibilità. Il direttore generale di una società di calcio per essere forte non deve mai perdere il suo carisma, dopo 800 partite in serie A penso di saper pilotare la navicella. Se un dirigente perde il carisma e la credibilità é meglio mollare: mi piace uscire come un pugile imbattuto“.
“Non voglio parlare dei singoli, per me all’Atalanta esistono il presidente Percassi e il figlio Luca e il contesto. Grande affetto anche per Zamagna che ha piazzato Benalouane vista la grande amicizia con Ranieri. Devo ringraziare il grande gruppo di calciatori di queste stagioni, con i ragazzi ci siamo sempre trovati nei momenti di difficoltà a darci pacche sulle spalle con grande spirito di unione, collaborazione. Ci sono stati dei momenti bui, ma insieme li abbiamo sempre superati. Domani saluterò i giocatori. Sono arrivato quattro anni fa in un clima di depressione e ci ho messo la faccia cercando di risollevare la società. Il momento più bello é stata la vittoria contro il Napoli per due a zero, unico ritrovare la tifoseria all’aeroporto. Bella la Festa della Dea, la vittoria contro il Siena per il raggiungimento della salvezza. Quest’anno non ho fatto grandi cose, sin dalla fine del campionato ho sempre fatto di meno. C’è solo un undicesimo di giocatore che è cambiato, lascio Edy Reja che è un grande valore aggiunto. Ha molta professionalità e grande capacità nel far crescere i ragazzi. Sono molto fiducioso della squadra che lascio, ora le responsabilità sono su spalle di altri“, sono le parole raccolte dall’inviato di TuttoAtalanta.com. nella sala meeting degli uffici del patron Percassi.
Fonte: TMW
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