Dopo un mese dall’inizio ufficiale del calciomercato estivo, come giudica l’operato del Bologna fino ad ora?
“Penso che la società rossoblu sia ancora all’inizio della sua campagna acquisti; la nuova proprietà si è insediata da poco e sta prendendo visione di quelle che sono le esigenze della rosa. Probabilmente con il tecnico Colomba provvederanno a valutare altri rinforzi per poi concludere diverse altre operazioni. In ogni caso ritengo che la partenza sia assolutamente positiva”
A proposito della nuova società, lei conosceva già il consulente tecnico Carmine Longo?
“Sì, molto bene. Lo conosco da quando ero giovanissimo, lui è salernitano, io ho cominciato a lavorare ad Avellino, quindi abbiamo avuto moltissimi contatti in fase di mercato. Ricordo ad esempio che abbiamo lavorato a molte trattative quando lui era al Perugina, ma anche successivamente le nostre strade si sono incrociate diverse volte. Posso dire di avere con lui un buon rapporto di amicizia, non solo professionale”.
Valutando quanto fatto fino ad ora, a quale società di A darebbe la palma per il miglior mercato?
“Al Genoa, assolutamente. Ha compiuto operazioni importanti, come l’ingaggio di Luca Toni, ma ha lavorato molto bene anche in prospettiva. In quest’ottica reputo molto positivo l’acquisto di Eduardo, un portiere che non solo potrebbe confermarsi sui livelli assolutamente positivi conosciuti finora, ma che potrebbe addirittura migliorare, tenuto conto della sua giovane età”.
L’Inter campione d’Europa finora sembra essere rimasta alla finestra. Squadra che vince non si cambia, oppure i nerazzurri stanno aspettando il momento buono per qualche colpo ad efffetto?
“L’Inter la stiamo aspettando tutti: è partita bene, mettendo in cassa i soldi derivanti dalla cessione di Balotelli. Questa la ritengo un’operazione molto positiva: se Balotelli fosse rimasto anche la prossima stagione, per i nerazzurri sarebbe stato un disastro analogo a quello di Adriano. Invece, incamerare tanti soldi per un giocatore che -pur essendo un grande talento- ha dato segnali di ingestibilità è stata un’operazione di buona amministrazione da parte di Moratti. Adesso bisogna vedere se con questi soldi l’Inter concluderà gli acquisti che tutti si aspettano, ossia Mascherano e Kuyt: in questo caso, scavalcherà tutti anche dal punto di vista del calciomercato”.
Tra le altre “grandi”, anche la Juve finora non sembra aver brillato sul mercato.
“La Juventus è chiamata a confermare il suo scoppiettante inizio di calciomercato; in realtà i bianconeri hanno bisogno di un attaccante centrale e di un regista, che al momento però non sono ancora arrivati, mentre sono stati ingaggiati degli esterni”.
Quale ritiene che sia stato il colpo di questo calciomercato?
“Premettiamo che d’estate, sulla carta, tutti gli acquisti sembrano pezzi da 90, poi però i risultati sul campo sono sempre un’altra cosa. Fatta questa doverosa premessa, mi sembra che quello di Cavani al Napoli sia il movimento di mercato più importante. E’ un grande giocatore, ha solo 23 anni, bisogna però vedere come si inserirà all’interno della squadra: infatti nella rosa azzurra ci sono già Quagliarella e Lavezzi, e Cavani oltretutto per me non è una prima punta, non sapendo giocare spalle alla porta. Dovrà essere bravo Mazzarri a trovare la giusta alchimia di gioco tra tutte queste possibili alternative, tenendo conto che a disposizione c’è anche Hamsik, che è sì un centrocampista, ma molto offensivo”.
A proposito di Napoli, lei ha terminato la sua avventura da DS azzurro nel settembre 2009. Nel frattempo ha ricevuto offerte da altre società?
“Sì, mi sono state fatte diverse proposte, ma se non ho accettato è stato unicamente per una mia scelta, perché non si sono concretizzate certe situazioni e ci sono stati dei cambiamenti. Sinceramente, non credo che il mio ritorno sia imminente, io intanto comunque continuo ad aggiornarmi così da farmi trovare pronto quando tornerò in pista”.
Tra le società che l’hanno contattata, c’è stato anche il Bologna, in passato?
“Sì, negli ultimi tempi della vecchia proprietà mi erano arrivati dei segnali estremamente concreti in questo senso, poi però proprio in quei giorni c’è stato il cambiamento di proprietà e la cosa non è più andata avanti. Diciamo che non c’è stata una vera e propria trattativa, ma ci siamo andati molto vicini”.
LA REDAZIONE
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