«Sarà pure un’amichevole, nessuno però va in campo per perdere. Non ci sono i tre punti in palio mail prestigio e l’onore sì, quindi sarà partita vera»: l’ex centrocampista e capitano azzurro Dario Marcolin, ora allenatore e commentatore Sky proprio delle partite del Napoli, non pensa che quella di stasera è una partita come le altre. «Sarà un’amichevole più per i francesi che per il Napoli, sono curioso di vedere come Albiol, Koulibaly e gli altri difensori reggeranno la forza d’urto dell’attacco parigino».
Per gli azzurri è l’ultimo test prima dei preliminari contro l’Atletico Bilbao, il Psg invece ha già inaugurato il proprio campionato.
«Loro sono un tantino più avanti nella preparazione, invece Benitez, anche per via del mondiale brasiliano, solo da pochi giorni ha tutti gli elementi a disposizione. Ma sarà comunque una gara avvincente, i big saranno tutti in campo o quasi. E quando gioca gente come Cavani, Hamsik, Higuain, Thiago Silva, lo spettacolo è assicurato. Per non parlare di Ibrahimovic».
Fischi o applausi per Cavani?
«Non scherziamo,mi aspetto solo applausi dal San Paolo».
Ci saranno indicazioni utili sullo stato di salute degli azzurri?
«Direi proprio di sì. Manca ancora una settimana alla sfida contro gli spagnoli, quindi la condizione atletica con il lavoro dei prossimi giorni migliorerà ulteriormente. Però è importante misurarsi con avversari di grande spessore per valutare il grado di intensità e la concentrazione dei giocatori. Ormai il calcio di agosto è pieno di amichevoli di lusso o di tournée prestigiose, il Napoli fa bene a sfidare formazioni così competitive perché deve crescere sotto il profilo della conoscenza europea e innalzare l’esperienza internazionale».
I baschi del Bilbao sono alla portata oppure è giusto temerli?
«Vanno rispettati ma non bisogna aver paura. È una squadra rognosa, veloce nelle ripartenze e praticamente insuperabile quando gioca in casa. Il sorteggio poteva andare meglio ma non è una sfida impossibile: nell’arco delle due partite, se il Napoli giocherà al massimo delle sue potenzialità, passerà il turno. Moltissimo dipenderà dalla gara del San Paolo, mi auguro che già nel primo match Hamsik e soci riescano a mettere da parte un cospicuo vantaggio perché in casa il Bilbao non la fa buona a nessuno e perché l’1 a 0 non potrà bastare».
Così come è messo oggi, il Napoli può reputarsi una formazione completa?
«Manca ancora qualcosa. Si sta lavorando sia in fase di uscita che in entrata. La società ha messo in preventivo uno o due colpi eccellenti, il centrocampo è il reparto dove occorre intervenire di più. Secondo me Bigon ha bloccato già qualcuno e aspetta di annunciarlo dopo i preliminari. Mi auguro che sia un calciatore con una cultura vincente, abituato a vincere e in grado di trascinare la squadra».
Fonte: Il Mattino
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