Sempre di corsa Marco Tardelli. Come al «Bernabeu», trent’anni fa nella finale Mundial contro la Germania quando urlò con una corsa sfrenata la gioia dopo il gol. Una mezz’ora di footing ieri nel tardo pomeriggio a Londra, dove vive e da dove segue sempre con grande attenzione il campionato italiano. Il secondo di Giovanni Trapattoni alla guida della Nazionale irlandese, avversario dell’Italia agli Europei, per anni bandiera della Juve e avversario del Napoli di Diego. Che sfide quelle sfide.
«Indimenticabili, che grandi partite. Maradona è il calcio, resta sempre di una spanna superiore a tutti. Un grande campione e un avversario leale, uno straordinario professionista. Per fermarlo a volte eri anche costretto a rifirargli qualche colpo, lui non diceva mai una parola, mai una protesta. Si rialzava e giocava».
Juve-Napoli, una sfida che vale tanti come negli anni ottanta. Come finirà?
«Impossibile da pronosticare, gara da tripla. Si affrontano il migliore attacco, quello del Napoli, e la migliore difesa del campionato, quella della Juventus. Sarà una sfida spettacolare, intensa, bella, da vivere tutta di un fiato».
I protagonisti, i primi due nomi che le vengono in mente?
«Pensi subito agli attaccanti, ovviamente. E allora dico Cavani da una parte e Vucinic dall’altra. L’uruguaiano sta segnando con una continuità impressionante, il montenegrino riesce a lasciare il segno nelle sfide che contano come quella di coppa Italia con il Milan».
E poi?
«E poi dico Hamsik, un grande giocatore. E dico Del Piero, capace di fare la differenza anche in pochi minuti. Per quello che ha dato alla Juve meriterebbe eccome il contratto. Mi riferisco ai gol e al comportamento, un grandissimo campione Alex».
Un Tardelli nella Juve e uno nel Napoli?
«Epoche diverse, un calcio diverso, impossibile fare confronti. Ognuno ha la sua personalità, vive il suo tempo. Diciamo che i due più vicini sono Marchisio e Inler: il primo per la capacità d’inserirsi e far gol, lo svizzero per la grinta e la presenza a centrocampo».
Mazzarri e Conte, due allenatori grintosi come lei...
«Come grinta ci somigliamo, come carriera fin qui si sono dimostrati più bravi di me. Tutti e due stanno facendo benissimo, Mazzarri già da due anni ha dato la sua fisionomia al Napoli, Conte ha riportato subito la Juve ai vertici. Nel calcio contano i risultati e loro due, insieme ad Allegri, sono quelli che si stanno dimostrando i migliori. Però io resto del mio avviso, un allenatore incide in una squadra di calcio per il trenta per cento, contano soprattutto i grandi campioni».
Juve e Napoli, quindi, hanno diversi campioni?
«La Juve è più completa, più equilibrata in tutti i reparti. Il Napoli in attacco è più forte e ha maggiore qualità. Se vuole crescere ancora sia in Italia che in Europa deve aumentare la qualità anche in difesa, occorre un grande innesto. In Champions gli azzurri meritano di tornarci, ero molto fiducioso per la gara di Londra, contro il Chelsea però al di là degli episodi sfortunati agli azzurri mancò qualcosa, la partita non fu delle migliori».
Terzo posto, obiettivo alla portata?
«Il Napoli è lì, se la giocherà con Lazio e Udinese, la lotta per il terzo posto è aperta, si deciderà tutto nelle ultime partite. Ripeto, a me piace anche la Roma di Luis Enrique».
E lo scudetto?
«Il Milan ha quattro punti in più ed è favorito, anzi favoritissimo. Alla Juventus mancano i punti contro le piccole. Però c’è da tener presente la Champions. Se il Milan va avanti, come spero da italiano, potrebbe risentire in campionato per il doppio impegno. Se dovesse uscire invece metterebbe ancora più rabbia in campionato».
E la coppa Italia, come finirà all’Olimpico di Roma?
«Partita equilibrata, sicuramente una sfida spettacolare, Juventus-Napoli è una degna finale di coppa Italia, una manifestazione che sta ritrovando il suo fascino. Juventus e Napoli sono due grandi realtà del calcio italiano».
Anche le due squadre più spettacolari?
«Due squadre belle da vedere. La Juventus è molto aggressiva, nella fase difensiva ha qualcosa in più ed è molto equilibrata, tutto ciò è testimoniato dalla lunga imbattibilità. Il Napoli quando attacca fa veramente male, segna tantissimo ed è molto spettacolare. Juventus-Napoli sarà una partita bellissima».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
P.S.
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