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Maradona: “Chiesi ai Giuliano di proteggere le mie due figlie, Icardi non è Batistuta!”

Il Pibe de Oro si racconta in una lunga intervista tenuta da Maurizio Costanzo

Diego Armando Maradona ha partecipato al programma “L’Intervista”, condotto ed ideato da Maurizio Costanzo. Ecco gli argomenti toccati dal Pibe de Oro:

Incontro con il Papa? È stato bello, siamo due argentini che abbiamo fatto carriera fuori dal nostro Paese...Perchè ho due orologi? Per le mie due figlie Dalma e Giannina, abitano in posti diversi e devo chiamarle in orari differenti. Soprannome Pibe de Oro? Nasce a Napoli per tutto quello che ho fatto, prima il mio soprannome era El Pelusa. Barcellona? Litigai con il presidente, ma non c’erano squadre disposte a pagare la cifra del mio cartellino. Poi il Napoli fece il miracolo…Quando ho capito di essere Maradona? Da quando vinsi il Mondiale Juniores con l’Argentina in Giappone. Infortunio alla caviglia? Non riesco a concepire nemmeno oggi il fallo a 60 metri dalla porta fatto da Goikoetxea, M hanno detto di tutto in carriera, io volevo semplicemente il mio giocattolo preferito…il pallone. La casa della mia infanzia? Dormivamo tutti in una stanza, non avevamo nemmeno il pavimento. Dico sempre che mio padre faceva miracoli per sfamarci. A 12-13 anni capii che mia madre soffriva di mal di stomaco perchè non mangiava pur di soddisfare il bisogno di tutti noi. Non abbiamo avuto giocattoli,ma abbiamo ricevuto amore. Guardavamo i nostri coetanei che avevano tanti cose, ma l’unità della nostra famiglia era unica. Anche le mie sorelle giocavano a pallone con me. Non invidiavo niente agli altri bambini. Legami con mio padre? Avevo un rapporto più stretto con mia madre, le raccontavo tutto. Era la mia tifosa numero uno. Mio padre non aveva il tempo di giocare con me, doveva lavorare e riposare: si alzava alle 4 del mattino e tornava alle 5 del pomeriggio. Napoli? Mi è rimasta nel cuore, mi ha rilanciato alla grande a livello calcistico. Ho avuto la possibilità di giocare in un campionato completo. Idolo dei ragazzi napoletani? Si, ho fatto delle cose che gli altri non riuscivano a fare. Nella mia conferenza stampa di presentazione un giornalista francese disse che il Napoli mi aveva comprato con i soldi della Camorra…loro ci vedevano come idoli, non ci trattavano come la gente normale. Esordio a 16 anni con l’Argentina? Da noi si arriva prima al debutto con la nazionale maggiore. Partecipazione a quattro mondiali? Volevo rappresentare al meglio il mio Paese, che non stava bene e non sta bene a livello economico…sentivo dentro il disagio della mia gente, per questo mi allenavo di più. Oggi la gente è schiavo di un malgoverno di destra. Quando penso al gol contro l’Inghilterra? È il sogno di ogni bambino fare un gol del genere, io ci sono riuscito in un mondiale a 26 anni. Donne? Da dove cominciamo (ride, ndr). Non mi sono fatto mancare niente. La donna della mia vita resta il mio primo amore Claudia. Oggi sono innamorato? Si, sono tremendamente innamorato di Rocio Oliva. Figlio con Lei? È troppo piccola, tra noi c’è una differenza di trent’anni. Problema della droga? La droga ammazza, sono stato fortunato a salvarmi. Sono ormai 13 anni che non assumo droga. Rapporto fisso con una donna? Non potevo cambiare a 15 anni, figuriamoci a 50…Rocio sa che domani posso innamorarmi di un’altra donna. Se le si comportasse allo stesso modo? L’ammazzerei! (ride, ndr). Rapporto con i Figli? Ho un buon rapporto con tutti ora, il mio desiderio p quello di riunire un giorno la mia famiglia. Sanno che lascerò a loro tutto in parti uguali…Mi piacerebbe avere un altro figlio, così da averne 6. Incontro con la Camorra? Uscivo di notte ed incontravo questa gente che mi chiedeva foto eD autografi. Non potevo chiedergli documenti o passaporto. Non ho mai ricevuto niente da loro, l’unica cosa che chiedevo era di proteggere le mie due figlie Dalma e Giannina. Leggevo sulla Gazzetta dello Sport di minacce possibili a loro se non fossi tornato in tempo a Napoli dalla Copa America dell’87. Carmine Giuliano mi assicurò che nessuno le avrebbe toccate…Debito con Equitalia? Non posso avere colpe d un contratto stipulato tra il mio manager di allora Coppa ed il presidente del Napoli Ferlaino. loro possono camminare liberamente, io no…Icardi? Sarà un grandissimo calciatore, ma è un traditore per quello che ha fatto a Maxi Lopez. Questo nel calcio e nella vita si paga. Segna a volte, ma di certo non è Batistuta. Futuro? Ho ancora tre anni di contratto a Dubai, faccio l’amore con Rocio e mi godo i miei cinque figli ed i miei nipoti. Sasso dalla scarpa? Mi hanno sempre detto che sbagliavo nel non riconoscere Diego jr. così come Jana. Oggi posso dire che ho sbagliato…Sogno di giocare ed essere applaudito dalla folla? Mi diverto giocando con mio nipote e mio figlio. Mi piacerebbe avere 25 anni e giocare nel calcio di oggi”.

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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