Nell’aria si sente il profumo delle grandi occasioni, tanto è vero che il presidente arriva a Castel Volturno a bordo di un elicottero. E’ un Lucarelli che sprizza felicità da tutti i pori, quello visto nella conferenza stampa della sua presentazione ufficiale. “Ho avuto pazienza, ho atteso tanto una chiamata da parte del presidente. Napoli merita tutto questo. Forse non avrei fatto lo stesso per un’altra squadra”. Attestati di stima da parte del calciatore livornese verso i colori azzurri.
“Noi lo abbiamo voluto fortemente, ma per il bene della società ho dovuto fare la figura dello stupido dicendo che il calciatore non mi interessava. Appena c’è stata l’ufficializzazione del passaggio di Denis all’Udinese, ho subito chiamato Cristiano. Dopo un’ora di conversazione si è convinto nonostante avesse dato già una mezza parola alla Fiorentina. Ma poi ha capito che con il Napoli aveva più possibilità di vincere. Non me ne voglia Della Valle, ma il viola è un colore strano”
Poi la parola è passata di nuovo al neo-acquisto azzurro che ha confermato la stima reciproca che lo lega al mister Walter Mazzarri: “Ha influito molto. Lavorare con un tecnico che ti conosce ti agevola nell’arco di un anno. Ovviamente non ho il posto assicurato, anzi. Il mister non guarda in faccia a nessuno. Se meriti vai in campo, altrimenti sei in panchina.
“Per quanto riguarda il Napoli, questo ambiente mi ha sempre trasmesso tanto anche quando venivo da avversario. Ma essere un giocatore effettivo del Napoli dà una carica ancor più forte. Io sono a disposizione del mister, qualsiasi sia il mio ruolo. Ci sono le condizioni per far bene sulla carta, poi vedremo sul campo perchè purtroppo non è fatto di carta ma di erba.
Lucarelli ha speso parole anche per quanto riguarda il problema in fase di realizzazione del Napoli: “Ho sempre giocato in squadra che lottavano per non retrocedere nelle quali erano poche le occasioni da gol. Ho avuto modo di vedere Napoli – Elfsborg e mi davo i pizzicotti per quante palle passassero in area di rigore. Probabilmente nell’arco di un anno non le avrei viste dove ho giocato. Quindi spero di poter dare una mano.
Spazio anche alla sincerità del nuovo attaccante del Napoli: “Non dico che Napoli è una scelta di cuore altrimenti sarei ruffiano, ma per venire qui ho rinunciato ad altre situazioni più vantaggiose. Nel mio modo di essere mi sento napoletano, spero di iniziare un percorso di stima e affetto reciproco anche se non so quanto lungo perchè non sono un giovanotto.
“Sogno? Onestamente non lo immaginavo proprio di venire a Napoli a quest’età. La casualità e il destino hanno voluto così. Non avrò le forze di quando avevo 18 anni, ma molte volte la volontà e la testa contano di più Diciamo che è un sogno che si avvera”.
Insomma c’è la grinta, la determinazione e la voglia da parte del giocatore, tutti presupposti per poter far bene con la maglia del suo nuovo Napoli.
Stefano D’Angelo
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