Maurizio Gaudino, ex calciatore dello Stoccarda avversario del Napoli in Coppa Uefa ed esperto di calcio tedesco, ha rilasciato un’intervista ai colleghi de Il Mattino. Ecco quanto selezionato: “Che ricordi ho di quella doppia sfida al Napoli di Maradona? Non bellissimi devo dire perché perdemmo e vedemmo il Napoli sollevare quella coppa proprio sotto i nostri occhi e nel nostro stadio. Ma eravamo consapevoli che quella era la squadra più forte di tutto il torneo e batterla sarebbe stata davvero dura. Doppia emozione per me che sono di origini napoletane? Giocare al San Paolo fu una sensazione unica anche perché avevo tutti i parenti in tribuna. Per me quello era uno stadio ricco di fascino dal momento che mio padre mi ci portava sempre a vedere le partite del Napoli quando da bambino facevamo le vacanze a Napoli. Per altro segnai il gol dell’1-0 edera anche il giorno del compleanno di mia mamma, quindi doppia festa. E poi dall’altra parte c’era Diego Armando Maradona? Che onore averlo affrontato da avversario. A fine partita scambiammo anche la maglia. Un cimelio che poi ho regalato a mio fratello che oggi la conserva a casa sotto vetro,ed è il quadro più prezioso che ha in casa sua. Da ieri a oggi, ancora una tedesca sulla strada del Napoli in una coppa europea, come la considera? Il Wolfsburg è una squadra fortissima e il secondo posto in campionato ne è la prova. Se non ci fosse la corazzata Bayern Monaco, lotterebbe per vincere lo scudetto. Il Napoli dovrà stare attento? In questo momento la squadra di Benitez non sta giocando ai livelli degli ultimi mesi ed è anche per questo che dico che sarà dura. Occhi aperti su? De Bruyne è senza dubbio il fuoriclasse della squadra,ma attenzione Dost che come centravanti fa paura. È a secco da un paio di giornate ma fino a qualche tempo fa segnava con una regolarità pazzesca. Poi è arrivato anche Schurrle che ha fatto salire il tasso tecnico. Non dimenticherei i due difensori Rodriguez, che calcia i rigori,e Naldo, bravissimo nelle conclusioni da fuorie sui calci da fermo. Qual è la tattica preferita da Hecking? Sicuramente il contropiede. Il Wolfsburg gioca bene quando si chiude dietro e può ripartire in velocità con i singoli. Non ha certo la qualità del Bayern per poter fare tanto possesso palla,ma se gli dai un po’ di spazio fanno malissimo, anche perché hanno De Bruyne che può spezzare gli equilibri dal momento che non ha mai una collocazione fissa in campo. Punto debole? L’unico problema che hanno è proprio lo stadio. Un po’ piccolo, dal momento che può accogliere solo 30mila spettatori, il che non fa mai creare un’atmosfera bollente. Epoi sono certo che ci saranno tantissimi italiani e napoletani che andranno a vedere la partita per sostenere i colori azzurri. Credo che la qualificazione si possa giocare già nella gara di andata quando il Napoli dovrà avere la forza di fare la partita andando a comandare il gioco tenendo conto di trovarsi in uno stadio paragonabile per dimensioni e ambiente, ad uno di serie B. Per il prossimo anno il Napoli può attingere dal campionato tedesco? Al momento è difficile perché il calcio italiano non è molto seguito in Germania quindi non mi meraviglia che uno come Kramer non sia venuto al Napoli”.
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