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Lele Oriali: “Sfida bellissima, ma non decisiva”

"Allodi voleva portarmi dalla Fiorentina al Napoli, ma poi arrivò Pecci"

Da giocatore Lele Oriali è stato un grande mediano (e non solo per la canzone di Ligabue): piedi ottimi, visione di gioco e senso del gol (soprattutto contro il Napoli): «È vero, quando giocavo contro gli azzurri segnavo molto spesso. Contro il Napoli e nei derby». In nerazzurro ha vinto due scudetti (nel ’71 e nell’80 con Bersellini) e due Coppe Italia (’78 e ’82). Nell’82 è stato uno degli uomini fondamentali dell’Italia campione del mondo. Poi, dal ’99 è stato dirigente dell’Inter di Moratti, fino alla stagione del magico triplete.

 Oriali, il Napoli si presenta a Milano da secondo in classifica: è l’anti-Juve?
«Vediamo domenica sera. Quello che è chiaro, al di là della Juve, è che il Napoli è sulla buona strada per vincere lo scudetto. Sta facendo bene da quasi tre anni, ha un progetto e un tecnico che esalta le doti di ogni singolo giocatore. Io, poi, ho la mia idea: non avesse avuto la Champions lo scorso anno, il tricolore Mazzarri l’avrebbe vinto a maggio».

Lo dice perché è un Napoli pieno di mediani?
«Mi piace molto come gioca Mazzarri, Inler poi finalmente riesce anche a fare gol e mi sembra che il centrocampo sia proprio un reparto di grande livello: questo Napoli ha persino qualche punto in meno in classifica, perché ha gettato al vento i due punti con il Torino».

 L’Inter sta facendo meglio di quanto si potesse immaginare?
«Bisogna riconoscere che la squadra ha assimilato piuttosto in fretta il nuovo sistema di gioco e questo è importante: nelle ultime domeniche, non solo con il Palermo, c’è stato un piccolo calo fisico forse dovuto ai troppi impegni ravvicinati».

Stramaccioni ha sorpreso tutti: continui cambi di formazione per scegliere i migliori.
«Lavora molto con l’obiettivo di far giungere il messaggio giusto ai giocatori e di tirar fuori il meglio da ciascuno. Con il Napoli recupera Cassano che è un giocatore importante nei suoi meccanismi offensivi».

 Poche squadre italiane hanno tre giocatori d’attacco forti e bene assortiti come l’Inter e il Napoli?
«È vero, questa è garanzia di una gara che sono sicuro sarà molto spettacolare, ricca di gol. Anche se sono sicuro che non sarà decisiva»

Due punti dalla Juve sono tanti o sono pochi?
«Non sono né tanti, né pochi. La Juve sta facendo un campionato straordinario, domenica rientra Conte che so bene che apporto riesce a dare da bordo campo, nell’intervallo, facendo ascoltare la sua voce. Se continua così, sarà difficile prenderla».

 Sul momento dell’Inter pesa il caso Sneijder?
«Sono sicuro che appena il presidente Moratti in prima persona parlerà con l’olandese riuscirà a risolvere la questione. E l’orgoglio di Wesley può essere davvero utile».

Inter-Napoli è anche uno scontro tra due filosofie societarie molto diverse?
«De Laurentiis è stato bravissimo fin dal primo momento a impostare la gestione del suo club sul fair play finanziario. Ma anche l’Inter da due anni lo sta facendo e si sta rimettendo in careggiata».

 Stava per venire al Napoli, vero?
«Sì, voleva portarmi Allodi dalla Fiorentina. Ma poi al Napoli andò Pecci».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

P.S.

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