“Le società che rischiano di non iscriversi sono molte, di cui otto sicure. Almeno dieci o dodici sono a rischio clamoroso per essere escluse, ma non abbiamo ancora raschiato il barile. La situazione è drammatica, anche sopra di noi. Il giorno che retrocedono rischiano anche loro. C’è una regola sola da rispettare: per fare calcio bisogna avere i mezzi finanziari. Non ci sono risorse, sono male distribuite. C’è chi ingrassa come i maiali, la Serie A, e chi brucia i miliardi (la Serie B). Quello che succede quest’anno si ripeterà anche l’anno prossimo, in maniera più grave”. A precisa domanda, Macalli risponde: “Io non devo dimettermi, le responsabilità non sono mie”.
LA REDAZIONE
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro