Tra i procuratori sportivi più importanti del nostro calcio, Claudio Pasqualin si diletta ancora a indossare pantaloncini e maglietta. Ieri era in campo a Cavaion Veronese: «Per una partita di beneficenza tra magistrati e cantanti a favore di Exodus, l’associazione di don Antonio Mazzi». Visto cosa è accaduto a Roma? «Giornata pazzesca, squallida, da vergognarsi. Un gravissimo fatto di cronaca. In più c’è l’inizio ritardato del match dovuto agli accordi presi con entrambe le tifoserie. Ma trovo abominevole che le curve abbiano fischiato l’inno nazionale: è un simbolo di tutti gli italiani, calpestarlo in questo modo è un’offesa a tutto il Paese». La Coppa torna a Napoli. «Giusto, gli azzurri l’hanno ampiamente meritata. Ilicic ha sbagliato e Mertens no, tutta qui la differenza». Si è salvata la stagione di Benitez? «La coppa Italia non è una consolazione, è un trofeo importante. L’annata degli azzurri è da catalogare come ottima». Venti punti dietro la Juventus… «I bianconeri sono stati straordinari. È chiaro che per colmare il gap il Napoli deve intervenire sul mercato». Sono stati “bloccati” Koulibaly e Gonalons. «Non bastano, ci vuole altro per ambire allo scudetto. Uno o due top-player per centrocampo e dell’attacco». I nomi, per favore. «Robben. Sarebbe perfetto sia per centrocampo che attacco, può giocare in diversi ruoli». Robben del Bayern Monaco? Mica i tedeschi lo darebbero al Napoli. «Al calciomercato non esiste la parola impossibile. Il Napoli vada a contattarlo e faccia una buona offerta, non si sa mai». È un consiglio o una sensazione? «Un consiglio e una sensazione. Non mi risulta che il Bayern sbatterebbe la porta se qualcuno dovesse presentarsi con una proposta dignitosa».
Fonte: Il Mattino
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