Nel corso della trasmissione “Attacco a Napoli” in onda su piuenne, è intervenuto Alessandro Lima, perito balistico del pool legale di Ciro Esposito:
“L’indagine è complessa perché l’episodio degli spari si è verificato in un’area fatta di tante persone. Al momento i reperti analizzati sono diversi perché si sta ricostruendo la connessione tra i reperti e le persone presenti sul luogo dei fatti. Abbiamo in sequestro tutti i reperti ed io che li ho visti dal vivo posso dire che ci sono degli elementi che farebbero pensare che sia stata utilizzata una sola arma. Poi, gli accertamenti sull’autore degli spari sono ancora in corso.
Chi ha premuto il grilletto? Si lavora per scoprirlo e speriamo venga fuori presto la verità. C’è stata una turbativa ed infatti abbiamo chiesto ulteriori accertamenti specifici per esempio su un paio di guanti. Le indagini hanno seguito un iter particolare.
Gennaro Fioretti non è stato risentito. Crediamo che ci possano essere una serie di indagini portate avanti dalla Procura e che saranno rese note solo al termine delle stesse per cui attualmente nemmeno i legali ne sono a conoscenza.
Sul taglio del proiettile al momento non si è evidenziato nulla. I proiettili estratti dal corpo di Ciro Esposito e Gennaro Fioretti non sono stati analizzati ancora a dovere. Le ferite multiple possono derivare da diversi aspetti. Ogni proiettile quando entra in contatto col corpo poi si frammenta per cui tutto quello che viene scritto sui proietti non è stato ancora verificato.
Al termine dell’inchiesta si saprà la verità. La prima cosa è capire chi era presente nel luogo in quel momento. Baglivo e Le Rosa sono persone informate sui fatti e sono stati chiesti degli accertamenti.
L’idrante utilizzato per allontanare le persone? L’area è interamente sottoposta a sequestro e già precedentemente quel luogo era stato sequestrato. Ma, l’idrante utilizzato dalla Baglivo non è dotato di quella potenza che invece hanno gli idranti che utilizzano le forze dell’ordine”.
