«Insigne? È una certezza per tutti. Jorginho? Penso che in certe condizioni potrebbe anche giocare al fianco di Verratti. Magari possono coesistere, tocca a me trovare l’equilibrio giusto tra i due».
Che sia di passaggio non vuole pensarci neppure per un istante. Figurati: d’altronde in passato tante volte il ct dell’Under 21 è poi divenuto il ct dell’Italia. Perché non lui? E allora ha chiamato a raccolta tutto il mondo del centro federale, dal cuoco agli autisti, e ha parlato con schiettezza. «Dobbiamo ripartire tutti. E adesso».
La parola che ripete di più, che quasi mette in neretto, scandisce, è «coraggio». «Voglio una Italia dove i terzini devono spingersi in avanti per offendere gli avversari, pressarli alto mantenendo il giusto equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Senza pensare che davanti c’è Messi o altri». C’è quella macchia incancellabile dell’eliminazione ai mondiali di Russia e solo a giugno sarà chiaro l’entità del disastro sportivo. «Io sono un uomo federale, da otto anni. Anche io mi gioco qualcosa, ma non è una priorità. Spero di mettere in difficoltà i vertici ma abbiamo altri obiettivi come quello di ridare passione ai tifosi. Il passato non si cambia».
La prima volta di Cutrone e Chiesa. «Ho chiamato Cutrone per le sue prestazioni e perché è con noi dall’Under 15. E dunque sa cosa vogliamo. Io non ho avuto la tentazione di chiamare qualche giovane in più per farmi dire che sono bravo perché chiamo i giovani. Chi viene deve essere pronto, non deve venire a fare il trentesimo del gruppo. Altrove si dice che si è giovani a 17 anni, da noi a 24 anni. E hanno ragione gli altri».
Di Biagio si è preparato a questa sua prima uscita ufficiale. Parla di Buffon che prima di fare il suo ingresso al centro di Coverciano ha parlato di una presenza per «aggregare il gruppo e in onore di Astori». «Vero, aggregherà ma giocherà anche. Deve darmi un valore aggiunto dentro e fuori dal campo. Giocherà uno o due partite, deciderò». Al solito, tocca a Balotelli. «Non è una chiusura, l’ho valutato, guardato e deciso. Ma non è una chiusura totale». Di Biagio ha poi voluto far vedere a tutti il primo allenamento. Coverciano porte aperte sarà uno dei leitmotiv della nuova era. Chiunque sarà alla guida della Nazionale.
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