“All’Inter vincevo sempre, con il Napoli contro l’Inter vincevo spesso”. Così a Tuttomercatoweb il doppio ex di Napoli-Inter, Salvatore Bagni. “Ma una precisazione è d’obbligo”, continua Bagni.
Prego.
“Ci fu un passaggio di consegne, così decisi di cambiare aria. E dall’Inter andai al Napoli, mi rimisi in discussione. Lì poi, incontrai Maradona. Fu una mia scelta. Una scelta che rifarei. Nessuna città al mondo ti dà quello che dà Napoli. Dopo ventisei anni l’affetto nei miei confronti è immutato, incredibile, è qualcosa di unico”.
Non ci sono dubbi: stasera tifa Napoli.
“Potrei dire che tifo per un pareggio. Ma non è così… a Napoli ho ricevuto grande affetto, incredibile. Sì, mi farebbe piacere se vincessero gli azzurri. Ma a Moratti ho sempre detto che se avessi trovato lui come presidente sarei rimasto all’Inter”.
Che partita si aspetta?
“Mazzarri conosce molto del Napoli dove ha lavorato con profitto. Gli azzurri sono stati eliminati dalla Champions, ma il tifoso del Napoli non guarda il risultato ma la prestazione e soprattutto il cuore. Il tifoso del Napoli è vicino a chi riesce a dare il massimo per la maglia azzurra”.
Che mercato farà l’Inter?
“Mi aspetto interventi mirati, con giocatori che Mazzarri conosce. Non ci saranno salti nel vuoto. La partita di stasera diventa fondamentale: in caso di sconfitta i punti di distanza dal Napoli sarebbero sette punti. Ma gli azzurri se la giocheranno per il campionato”.
Il Milan intanto pensa a Sogliano per il ruolo di ds.
“Una persona gradevole che merita. Glielo auguro di cuore. Perché sta dimostrando il suo valore…”.
…Al Verona del suo ex presidente, Setti.
“Grande Maurizio, sono contento. Il Verona sta facendo un campionato straordinario, ha fatto un mercato importante con il giusto mix: giovani ed esperti. Sì, la squadra è stata costruita con intelligenza. E vanno dati i giusti meriti anche a Sean Sogliano, un grande direttore sportivo”.
In che rapporto è rimasto con Setti?
“Buono, ottimo. Ho accettato di andare al Bologna per lui, abbiamo fatto bene e mantengo un buon rapporto”.
Lavorare insieme, al Verona, un giorno. Perché no?
“Oggi c’è Sogliano. Maurizio è un amico, lo è anche Sean. Ho grande affinità con tutti e due”.
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