Ha segnato tre gol nelle ultime tre partite (e quattro nelle ultime cinque, a essere pignoli). Marek Hamsik è tornato. Lo slovacco è di nuovo il centrocampista implacabile, il cecchino che non fallisce un colpo. Merito dei suoi inserimenti, con perfette scelte di tempo. Marek sa trovarsi al posto giusto nel momento giusto. Doti tattiche ma anche e soprattutto tecniche. Hamsik sa giocare, e bene, con entrambi i piedi.
Giovedì scorso ha punito la Steaua con un bolide di sinistro. Un eurogol, il caso di dirlo. Domenica, con la Roma, gol più facile, stavolta di destro (una prodezza di Lobont gli aveva negato il gol, molto più difficile, nel primo tempo, dopo un pregevole controllo di sinistro). Ma il merito, appunto, è quello di esserci sempre. Una sicurezza questo centrocampista con il fiuto del gol. «Da quando è arrivato, Mazzarri ha cambiato modulo – ha confessato il capitano della Slovacchia, una celebrità nel suo Paese, anche grazie alle prove che sta offrendo con il Napoli (e il suo sito ufficiale è in tre lingue, italiano, inglese e slovacco) – e mi ha sistemato in un’altra posizione. Io naturalmente mi sono adeguato».
Modestia e spirito di servizio a parte, Hamsik sta facendo sognare i tifosi, assieme a Lavezzi e Cavani. Dove può arrivare il Napoli con il suo trio delle meraviglie (14 gol in tre segnati sinora)? Hamsik, nonostante i 23 anni, parla come un veterano. Del resto ha esordito in serie A più di cinque anni fa, con la maglia del Brescia. «Andiamoci piano, sono contento per i tifosi ma basta una sconfitta e ci sorpassano sei squadre». È lontano l’Hamsik che al Meazza si faceva urlare in faccia da Gattuso. Adesso lo slovacco ha acquisito anche una discreta personalità che può ancora crescere, sino a portarlo a una naturale leadeship (lui che è stato il capitano più giovane nella storia azzurra) in campo e negli spogliatoi. E il recente Mondiale sudafricano, anche se non è stato scintillante, è stata un’altra prova di esperienza per rinsaldare il suo carattere. Una manifestazione giocata da capitano in cui Marek si è assunto le sue responsabilità, portando i compagni a superare il turno proprio ai danni dell’Italia.
Un figlio, Christian, a cui ha dedicato il gol segnato contro la Roma, e il prolungamento, nei giorni scorsi, del contratto con il Napoli sino al 2015: sono gli altri due aspetti, sotto il profilo sentimentale e quello lavorativo, che gli hanno dato sicurezza e lo hanno portato a maturare. «Se sono più completo? – ha risposto domenica ai giornalisti nella sala stampa del San Paolo – Beh, forse sì, ma non lo devo dire io». Lo dicono, però, i tifosi napoletani che escono letteralmente pazzi per Marek. Come testimoniano i centomila e più fan della sua pagina Facebook. Da ieri mattina è un esplodere di filmati, fotografie e commenti su Hamsik (e sugli altri azzurri). Con libero sfogo di fantasia ed entusiasmo. Persona compassata, il ragazzo di Banska Bystrica ha, però, legato con il clan sudamericano, gente allegra e aperta per antonomasia. Del resto, basta guardare al suo gol con la Sampdoria, quello che ha dato il là alla riscossa. Ci è voluto solo uno sguardo fulmineo con Gargano (fidanzato con sua sorella, Michaela) per beffare una difesa schierata su un calcio di punizione, facendosi trovare libero in area (mettendoci del suo con controllo e battuta di sinistro a tutta velocità).
E con Cavani e Lavezzi, ma anche con Dossena, si intende alla meraviglia, integrando la sua concretezza, eleganza e sapienza tattica con l’estro e la velocità dell’argentino e la fisicità e il senso del gol dell’uruguaiano. Dove può arrivare Hamsik? Nedved dice che è lui il suo erede naturale. Tra i giocatori in attività viene paragonato a Frank Lampard, carismatico centrocampista del Chelsea e della nazionale inglese. Per ora, numeri alla mano, Marek ha raggiunto Antonio Juliano, indimenticata bandiera azzurra, con 38 gol segnati in totale con la maglia del Napoli. In un’epoca dove i trasferimenti sono frenetici non si può dire se lo slovacco scriverà la storia del Napoli. Le richieste, a suon di milioni, non mancano, da tutta Europa. Un tormentone di mercato che riaffiora periodicamente. Per questo De Laurentiis lo ha blindato per altri cinque anni. Facendo salire ancora di più il suo valore sul mercato. «Secondo me Marek vale 50 milioni», aveva detto nei giorni scorsi il presidente azzurro. Resta da vedere dove vorrà ancora arrivare Hamsik e se vorrà portare il Napoli con sé.
LA REDAZIONE
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