«Io sono fatto così: il Napoli mi è rimasto nel cuore, quindi quando devo scegliere la mia favorita per lo scudetto è ovvio che non posso che mettere gli azzurri davanti a tutti». Il Napoli del primo scudetto ha attinto a piene mani dalla classe e dalla bizzarria di Bruno Giordano, ex monello trasteverino trapiantato però da decenni ai Parioli.
Che effetto le fa considerare il Napoli come la principale avversaria della Juventus?
«Un bell’effetto. I tempi bui sono ormai alle spalle, finalmente sotto il Vesuvio c’è un progetto serio che colloca il club e la squadra ogni anno saldamente tra le big».
I tifosi, però, adesso non si accontentano più della Coppa Italia.
«E lo so bene quello che vogliono: il loro entusiasmo e la loro passione sono spesso un po’ difficili da poter gestire e rendono le cose più complicate, ma quando vinci con la maglia del Napoli è tutto molto più sfizioso».
Tutti gli occhi sono puntati su Insigne, non è che per il ragazzo tutte questa attenzioni sono pericolose?
«Questo è un giovanotto bravo, gli ho visto fare delle cose in mezzo al campo di grande personalità. E poi è facile crescere quando al tuo fianco hai giocatori dell’altruismo di Hamsik, Pandev e Cavani che mi danno la sensazione di essere campioni assai generosi».
Tra chi sarà la lotta per il titolo?
«Non sono bravo con le previsioni, le mie, più che altro sono riflessioni».
E allora, ce ne parli.
«Mi auguro, per l’appunto, che il Napoli mantenga i piedi per terra fino alla fine e che sia più pratico quando affronta le piccole con cui ha sempre faticato».
È una società molto solida.
«Quello che più mi piace è che da tempo non si illudono i tifosi con nomi di giocatori che poi non arrivano. Si bada al gruppo. Che è poi la forza di tutto. Quest’estate ci sono stati solo due inserimenti: si è badato alla sostanza. Behrami e Gamberini sono due rinforzi assai importanti».
I tifosi del Napoli, e lo sa bene, sono incontentabili.
«Certo, sognano il top player ma credo che con Insigne hanno trovato il degno sostituto di Lavezzi».
Appunto. Quanto mancherà il Pocho al Napoli?
«Meno di Ibrahimovic e Thiago Silva al Milan. Con Pandev, Mazzarri pare aver già risolto il problema, se problema si può definire».
Cosa manca ancora al Napoli?
«Approfitterei di questi ultimi giorni di mercato per prendere un altro difensore: forse è il reparto dove il club azzurro deve puntellare ancora qualcosa».
Niente altro?
«Beh, io mi terrei stretto uno come Gargano. Una pedina insostituibile. Leggo di corteggiamento da parte di mezza serie A per il centrocampista uruguaiano, ma non lascerei mai partire uno come lui».
Per il resto, rosa al completo?
«A voler proprio essere zelanti, mancherebbe ancora un esterno, un’alternativa a Maggio. Ma non credo che occorra fare delle pazzie sul mercato».
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
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