Gianni Di Marzio, ex allenatore azzurro attualmente osservatore per il QPR, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione “Radio Gol”. Ecco quanto individuato da IamNaples.it:
“Sconfitta di Bergamo? Sono ancora arrabbiato, non si possono escludere dalal formazione titolare gli elementi migliori e presentarsi in campo in quel modo…Esclusione di Jorginho dalla lista Uefa? Conosciamo il regolamento, Benitez ha preferito inserire Henrique, Ghoulam e Reveillere. Così facendo il tecnco spagnolo ha però smentito il suo credo, fatto di giro palla e possesso ‘alla spagnola’. Non inserendo nella lista il centrocampista che meglio può attuare questo tipo di gioco, è andato in un certo senso contro la sua stessa filosofia. Il Napoli può reggere il 4-2-3-1? È il solito discorso della coperta corta. Gli esterni d’attacco devono dare una mano anche in fase difensiva, altrimenti si correranno sempre grossi rischi in difesa. Zapata è ancora acerbo, in quel ruolo magari potrebbe giocare Pandev ma anche il macedone sembra in forma deficitaria. A me piacciono le squadre corte, aggressive, con grande entusiasmo. La rosa andava completata a luglio: facciamo sempre così, in estate non completiamo l’opera e poi a gennaio diciamo che i top-player non vengono. Doria? Somiglia a Chiellini, la proprietà del suo cartellino è divisa tra due fondi. Tecnicamente non è un brasiliano ma ha aggressività ed è bravo nell’anticipo. Izzo? Non lo conosco, devo dire la verità che mi manca”.
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