Gianluca Grava è intervenuto ai microfoni di Radio Goal in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di IamNaples.it: ” Sui miei dieci anni d’azzurro? Ieri quando mi è stata consegnata la targa è stata un’emozione indescrivibile. Dieci anni fa sono riuscito a realizzare il sogno che avevo da bambino, ovvero vestire questa maglia, e ancora oggi sono orgoglioso di far parte della grande famiglia azzurra. Questa è la dimostrazione che quando credi nei sogni, alla fine diventano realtà. Ci tengo a ringraziare tutti come ho fatto ieri. Non essendo un Maradona, un calciatore importante, la piazza di Napoli mi ha dato tanto. Spero che con il mio attaccamento alla maglia ho dato qualcosa alla piazza di Napoli e ai tifosi. Non a caso i miei dieci anni di Napoli sono coincisi proprio nel giorno di Napoli-Genoa, partita che evoca tanti ricordi emozionanti. Questa piazza per me è qualcosa di indescrivibile, e dà sensazioni indescrivibili. Il momento più bello? Per me tutti i dieci anni sono stati importanti e belli, il valore di questa maglia mi ha fatto vivere con amore e passione ogni momento di questi dieci anni. Ci sono tanti episodi belli. La risalita in A, l’esordio in A e in Champions. Sono felice ed orgoglioso di aver contribuito alla crescita di questo Napoli. Il momento più brutto? Il momento del mio infortunio, ma anche l’episodio della squalifica mia e di Paolo Cannavaro. È stata dura accettare una squalifica alla luce che abbiamo costruito la nostra carriera sulla lealtà e su valori importanti. Su Napoli-Genoa di ieri? È stata la dimostrazione del fatto che Higuain è un campione. Ti aspetti sempre qualcosa dal “pipita” perchè ti aspetti sempre una sua giocata che ti va vincere le partite. Siamo tutti orgogliosi di averlo a Napoli. Sul vivaio azzurro? Il vivaio sta crescendo, si sta facendo un buon lavoro. Spero che questi ragazzi possano togliersi tante soddisfazioni con questa maglia. Al di là della categoria, il Napoli e la piazza di Napoli ti fanno sentire un giocatore. Quando sali le scalette del San Paolo, si prova una sensazione indescrivibile. L’incitamento del pubblico è una spinta importante, ti fa sentire un gigante in campo. Su Prezioso in ottica Atletico Madrid? Non è giusto far nomi, ci sono tanti ragazzi che stanno facendo bene ma bisogna stare sempre coi piedi per terra. Bisogna sempre dimostrare perchè il calcio è così, e spero che questi ragazzi partita dopo partita possano crescere. Anche Benitez ci sta dando una grossa mano, con il fatto che parecchi ragazzi si allenano in prima squadra. Spero di continuare a fare un buon lavoro con questi ragazzi, e spero di vederne tanti in Serie A a breve.”
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