L’Italia è sempre stato uno spauracchio per la Germania, dalla mitica semifinale del ’70 ad Euro 2012. Oggi siamo un esempio… da non imitare. “Dobbiamo stare molto attenti – avverte il c.t. Sebastian Löw alla vigilia del Ghana -. L’abbiamo visto nel 2008 (Europeo, k.o. con la Croazia. n.d.r.) e nel 2010 (Mondiale, k.o. con la Serbia, n.d.r.): abbiamo perso il secondo match dopo aver vinto il primo. Non vogliamo più questo genere di problemi. In questo torneo l’Italia ha pagato contro la Costa Rica, l’Olanda ha sofferto contro l’Australia. È un bene aver vinto il primo match ma bisogna continuare così. Una vittoria non basta”. Löw si sofferma sulla Costa Rica: “È una bella sorpresa, ha battuto due favorite. È una cosa inaspettata. Ma si può dire che le squadre del Sudamerica e dell’America centrale stanno dimostrando di essere forti”.
LA SFIDA — Il Ghana non è una squadra sudamericana, ma è comunque abituata al clima torrido che sta caratterizzando il Mondiale. E, sconfitto dagli Stati Uniti all’esordio, è già all’ultima spiaggia: “Per loro è una finale – ammette Löw – Se perdono, per loro è praticamente finita. Si batteranno, sono forti, atletici. Attaccano e hanno molti giocatori che militano in ottimi club. E anche se fa caldo, correranno 90 minuti. Dovremo giocare come contro il Portogallo”.
DUELLO — Germania-Ghana è anche la sfida tra i fratellastri Boateng, Jerome e Prince, figli di due madri diverse ma cresciuti entrambi a Berlino. L’ex milanista ha scelto il Paese di origine, il difensore ha optato per quello che lo ha accolto. Si affrontarono anche nel 2010 e vinsero i tedeschi 1-0 con gol di Ozil. In questo Mondiale Prince non è partito titolare all’esordio, ma questa partita proprio non vuole mancarla…
Fonte: gazzetta.it
