Walter, venti di giorni di vacanza ci volevano dopo i tanti impegni…
“Sì, tra campionato e Mondiale non ho praticamente mai staccato, ma va bene così. In questi giorno sono stato in Slovacchia a casa della mia compagna Michaela e poi ho portato Matias con me in Uruguay. La mia famiglia non aveva ancora visto mio figlio ed è stata una emozione stupenda. Un bel momento che ho vissuto con le persone che amo”.
Com’è stata l’esperienza del Mondiale?
“Bellissima. E se guardiamo il risultato finale è stata un’avventura straordinaria. Certo, come chiunque, avrei voluto giocare di più. Quando ci si trova in queste competizioni così importanti, ognuno cerca di viverle da protagonista. Io ho comunque giocato una partita dall’inizio ed ho provato il brivido del Mondiale. Certo, ero in forma e non vedevo l’ora di dare tutto me stesso per la mia Nazionale. Non ho giocato quanto avrei sperato, ma sono contento per la squadra e poi sono giovane, spero ci siano altre opportunità in futuro”
Quanto è cambiato Gargano, come uomo e come calciatore?
“Sono cresciuto in tutti i sensi, sia in campo che nella vita privata. Come uomo mi sento più completo, ho una famiglia, un figlio e quindi ho tante responsabilità in più. Ma anche come calciatore sono maturato. Io dico sempre che nel calcio non si finisce mai di imparare e voglio continuare a crescere per imparare. Adesso quando gioco riesco anche ad analizzare la partita, mi rendo conto di cosa sta succedendo nel complesso della gara e se c’è qualcosa che non va, cerco di aiutare i compagni e dare consigli. Cosa che prima non facevo. Il mio obiettivo è continuare su questa strada e diventare un giocatore importante per il Napoli”
Dal celeste Uruguay all’azzurro Napoli: tu e Cavani ancora insieme…
“Sono molto contento per l’arrivo di Edinson. Durante il ritiro abbiamo parlato tanto di Napoli. Gli ho spiegato tutto: il progetto della Società, la personalità di Mazzarri, la città e la passione di questa tifoseria fantastica. Gli ho detto che un calore così non l’avrebbe trovato in nessun posto del Mondo. Gli ho spiegato che io vivo benissimo qui e gli ho spiegato tutti i perché. Lui è stato subito entusiasta. Gli piacerà giocare e vivere a Napoli, ne sono certo. E’ l’ambiente adatto a lui. Per ciò che riguarda l’aspetto tecnico non tocca a me presentare Cavani. Tutti lo conoscono, è uno dei talenti più promettenti del calcio internazionale, ha giocato un gran torneo in Sudafrica e credo che oggi sia un giocatore di livello mondiale”
Campionato, Europa League, Coppa Italia. Dove vorresti arrivare più lontano?
“Innanzitutto noi abbiamo subito il preliminare di Europa League e vogliamo superarlo. Per il resto io ho un sogno preciso: voglio vincere con il Napoli. Quindi uno di questi tre trofei sarebbe fantastico per noi. Il Presidente sta facendo tanti sforzi per allestire una squadra importante e c’è un progetto vincente. Appena sono tornato, ho visto subito il clima giusto nel gruppo. C’è gente convinta ed entusiasta ed ho percepito nei compagni la voglia di vincere. Ripartiamo con un anno in più di esperienza, ci conosciamo meglio ed abbiamo anche maggiore fiducia nei nostri mezzi. Vogliamo far felice il popolo azzurro, questi tifosi meritano sorrisi e soddisfazioni e vogliamo regalare loro tante emozioni per ripagarli dell’amore che ci dimostrano quotidianamente. Già martedì col Wolfsburg sarà una grande serata di festa per abbracciare il nostro pubblico al San Paolo. Vogliamo dare il benvenuto alla nuova stagione che speriamo sarà ricca di gioia”.
LA REDAZIONE
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