L’appuntamento era uno di quelli da non mancare. A bordo della nave ”Don Francesco’,’ attraccata per l’occasione al ”Molo Beverello”, Toni Iavarone e l’ingegnere Corrado Ferlaino, hanno presentato davanti ad un discreto numero di persone, il loro libro, edito da Minerva, che vuole raccontare la vita, gli aneddoti e non solo del comandante Achille Lauro. L’armatore nativo di Sorrento che tanto ha fatto per la città di Napoli, da sindaco e da presidente della squadra azzurra. Tante le personalità presenti e che hanno dato il loro contributo. Da Antonio Corbo allo storico Giuseppe Galasso fino ad arrivare al sindaco della Napoli attuale, Luigi De Magistris.
L’apertura a cura di Antonio Corbo, che ha dato spazio alle dichiarazioni di Ferlaino prima, Iavarone poi. Si è poi proseguiti con il primo cittadino napoletano. Ecco un estratto delle dichiarazioni:
Corrado Ferlaino: “Achille Lauro mi nominò a sorpresa presidente del Napoli con una sola azione societaria con quel Napoli quart’ultimo e in piena emergenza economica. Gli offrii la presidenza onoraria del Napoli. Lui pensava che i soldi dei tifosi dovessero andare nelle tasche dei calciatori e non in quelle dei presidenti. Non avevo poi persone della mia famiglia all’interno della società. Lauro lo andavo a trovare quasi ogni mattina, era un uomo di carattere, con grosse capacità e che prendeva decisioni ma che soprattutto amava la città di Napoli”.
Toni Iavarone: ”Ferlaino è una persona imprevedibile. Gli proposi di scrivere un libro insieme, la sua condizione fu solamente una. Il libro veniva fatto solo se scritto su Achille Lauro, persona a lui cara”.
Luigi De Magistris: ”Prima ricordavo che la vita è fatta soprattutto di emozioni. Estate 1984, Maradona al Napoli, questa è storia. Le vittorie non sono mai merito di una singola persona che sia essa calciatore, presidente o allenatore. A vincere è sempre la squadra. Gli anni di Lauro li ho studiati, mi interessano da sindaco le analogie con l’armatore. Lauro era il Berlusconi di quegli anni. Lauro era innamorato della città di Napoli. Camminava per strada, andava nei luoghi affollati. Solo un uomo con un forte carisma poteva fare ciò”.
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Dai nostri inviati Dario Gambardella e Salvatore Garofalo
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