Formava un tridente di livello assoluto con Del Piero e Vialli: Fabrizio Ravanelli in quella Juve allenata da Lippi segnò gol importantissimi, uno su tutti nella finale di Champions League all’Olimpico di Roma poi vinta ai calci di rigori contro l’Ajax nel 1996. «Questo Napoli può centrare la grande impresa contro il Real Madrid: sta giocando un calcio fantastico e vedendo in tv la partita contro il Bologna a tratti sembrava una squadra di playstation». Già, ma il Real sulla carta resta di un’altra categoria: il Napoli come può centrare l’impresa? «La mia fiducia si basa sul fatto che il Real Madrid lascia sempre degli spazi e il Napoli in situazioni del genere può far male». Ma al Bernabeu è veramente dura. «Certo, ci vuole una partita di grande personalità. Se giochi lì con timore non hai speranza: il Napoli deve giocarsi la sua partita, ovviamente senza presunzione, ma con sicurezza. Se al Bernabeu il pallone comincia a scottarti tra i piedi non ne esci più. Ma ripeto, io ho grande fiducia nella squadra di Sarri e sono convinto che difenderà al meglio i colori dell’Italia in Champions League». Il Napoli è la squadra dalla mentalità più europea? «Sarri gli ha dato un’identità uguale in casa e fuori: il Napoli sta facendo delle cose fantastiche, gioca un calcio bellissimo da vedere, un calcio totale, non si accontenta mai e spinge sempre alla ricerca del gol».
Mertens è arrivato a 16 gol: come ha fatto Sarri a trasformarlo in un centravanti irresistibile? «Tutti gli attaccanti vorrebbero giocare da centravanti nelle squadre di Sarri perché in partita arrivano tantissime occasioni da rete. Mertens è un grandissimo giocatore e questo non si discute ma le sue qualità sono esaltate dagli schemi dal tecnico del Napoli che mette tutti gli attaccanti in condizione di rendere al massimo». Per Milik e Pavoletti ora come ora non sarà facile trovare spazio? «Ci sarà spazio per tutti: il Napoli deve giocare la Champions League e la semifinale di coppa Italia contro la Juventus. Milik e Pavoletti avranno le loro possibilità e Sarri si affiderà di volta in volta agli uomini più in forma». Hamsik sta raggiungendo livelli mai toccati in precedenza: come spiega la sua crescita? «Hamsik è un grande calciatore e un professionista straordinario. In questo momento è il più in forma del Napoli». Anche Insigne vive un gran momento: a Bologna ha segnato il suo quinto gol consecutivo in trasferta. «Per me è un giocatore fenomenale, forse gli viene riconosciuto meno del suo reale valore proprio perché è di Napoli”.
Intervista integrale sulle pagine de Il Mattino
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