Fabio Cannavaro ambasciatore del Napoli negli Emirati Arabi. De Laurentiis lo ha contattato e il capitano mondiale a Berlino, ora dirigente dell’Al Ahli, squadra di Dubai, gli ha fornito l’assist giusto.
«Sì, anche se sono un difensore qualche assist buono riesco sempre a farlo. Il Napoli sta provando ad organizzare una tournée invernale ad Abu Dhabi. I tempi sono ristretti ma si cercherà di fissare almeno un’amichevole».
Quindi, il Napoli durante la sosta natalizia sarà negli Emirati Arabi?
«Il presidente De Laurentiis adesso sta lavorando per questo, sono felice che mi abbia chiamato perché sono orgoglioso di poter dare una mano al Napoli. Allenarsi qui durante la sosta è importante perché c’è caldo e le squadre possono svolgere al meglio il lavoro. E poi c’è tutto un discorso legato all’immagine. Il Milan giocherà un’amichevole contro il Paris Saint Germain il 4 gennaio».
E pensare che il Napoli pochi anni anni fa era in C…
«Infatti, bisogna fare solo i complimenti al progetto. Ora il Napoli è di nuovo una realtà ai massimi livelli nazionali e se la sta giocando in Champions League».
Lei cosa sceglierebbe: scudetto o Champions?
«Io sceglierei lo scudetto perché il Napoli può lottare fino all’ultimo per il titolo. Ma è chiaro che avendo fatto benissimo nelle prime gare di Champions ora gli azzurri se la giocano alla pari contro il Manchester City».
Quindi, gli inglesi si possono battere?
«Sì, al San Paolo si possono battere. Tra l’altro ho incontrato qui proprio due giorni fa lo sceicco Mansour che mi ha detto di temere molto il Napoli, la velocità della squadra, l’aggressività e il pubblico del San Paolo».
Lavezzi-Balotelli: chi può essere decisivo?
«Hanno segnato con le Nazionali e saranno più carichi. Sanno facendo bene e potranno essere decisivi nella sfida del San Paolo».
Quale campione del Napoli sceglie?
«Scelgo il gruppo, la squadra, l’organizzazione di gioco. Ci sono giocatori importanti ma la differenza la fa squadra. Il Napoli è compatto, corre a mille. L’unica piccola pecca è che a volte si abbassa troppo e non va recuperare subito il pallone».
Quindi, bravo Mazzarri?
«Bravissimo, il migliore con Conte. Napoli e Juventus sono le due squadre dove si vede di più la mano dell’allenatore».
A suo fratello Paolo augura lo scudetto?
«Certo, sono felice innanzitutto che sia riuscito ad affermarsi. Ora non si dice più Paolo è il fratello di Fabio. Era assurdo fare paragoni perché abbiamo caratteristiche diverse: è cresciuto tantissimo diventando la bandiera del Napoli. Gli auguro di vincere qualcosa, io ho vinto tanto e so cosa significa. Se lui riuscisse a farlo a Napoli da napoletano avrebbe una gioia ancora più grande».
Ma lo scudetto il Napoli può vincerlo?
«C’è tempo per recuperare, ancora è tutto aperto. Però la fatica di Champions si paga soprattutto a livello nervoso».
Lei tifa Napoli, ovviamente?
«Sono napoletano, mio fratello è capitano del Napoli, tifo Napoli e spero di poter essere al San Paolo per la partita contro la Roma del 18 dicembre. Mi vedrò a Napoli con Ciro Ferrara per la Fondazione e mi piacerebbe molto andare allo stadio».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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